Sfogliando i giornali il lunedì mattina, si ha l’impressione di vivere realmente le scene irreali di una guerra senza scopo, senza motivo e senza ideali, autobus bloccati e vandalizzati, conducenti malmenati e maltrattati, violenza contro giovani donne, e altro, una guerriglia urbana che non trova giustificazioni, presi e interrogati rispondono “L’abbiamo fatto per pariare e perché non abbiamo niente da fare”, sembra inverosimile e inammissibile, ma purtroppo è la dura realtà.
Forse una buona parte di responsabilità in questo sfacelo dei principi umani, è da attribuire al freno a mano tirato molto forte nella scuola, e con il cambio in folle e l’auto coniugale in forte discesa dovuto all’attuazione dell’istituto del divorzio, pure quando il divorzio sembra essere l’unica via percorribile, è evidente che a soffrirne sono sempre i figli che a causa delle divergenze tra i genitori, perdono la guida genitoriale essenziale per la formazione dell’essere.
I genitori che hanno fatto ricorso al divorzio, sentendosi in colpa verso i figli, hanno sentito il bisogno di proteggerli dagli insegnanti e dai docenti togliendo loro la delega che le generazioni passate avevano concesso per essere aiutati nella loro formazione culturale, civile e democratica lasciandoli liberi di agire a loro piacimento, in questo modo in un colpo solo hanno perso la famiglia e la scuola che a sua volta, per evitare denunce, ha preferito tirare i remi in barca.
Una grande percentuale di questi giovanissimi, circa il 70%, ricadono proprio nell’epoca della maggiore diffusione del divorzio che ha creato dei disadattati sociali che non hanno stima nemmeno per loro stessi, non rispettano l’età, non rispettano il sesso, non rispettano la proprietà altrui, non per essere tollerante, ma non sono nemmeno condannabili per aver ereditato una guida familiare inesistente che forse, ha badato solo a sfamarli, senza amore e senza guida, purtroppo è la realtà creata e voluta dalla nuova società.
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