venerdì 13 febbraio 2015

Caserta. Parcheggi blu, trentaquattro ex amministratori indagati, avrebbero favorito una ditta.

Dopo quattro anni l’inchiesta ha portato trentaquattro avvisi di garanzia ad altrettanti amministratori per aver favorito una ditta a loro congeniale, leggi ”Il Mattino di Napoli”.
Sono trentaquattro le persone indagate tra gli amministratori della giunta dell’ex sindaco casertano Nicodemo Petteruti, tra cui, l’ex consigliere regionale Nicola Ferraro, l’amministratore unico della Teleservizi/Publiservizi, Antonio Natale, oltre ad alcuni dirigenti del Comune di Caserta, il reato contestato dal sostituto procuratore Guarriello è di abuso d’ufficio per l’affidamento anomalo del servizio di parcheggio a pagamento, omissione del relativo schema di convenzione, di disciplinare autonomamente le tariffe e l’organizzazione del servizio senza l’apporto del Consiglio Comunale.

Sembrerebbe proprio che questo servizio produrrebbe molte distrazioni durante la sua progettazione, verrebbe da pensare che da un’analisi attenta sul territorio qualianese eseguita da persone specializzate, potrebbero diventare reali e/o reati, le tante anomalie denunciate dai residenti e dai politici della città, a cominciare dalla redazione del progetto, alla gara d’Appalto, all’affidamento, all’esecuzione in loco, alla gestione, alle assunzioni, e al poco controllo dell’ubicazione degli stalli.
Qualiano, Via S. Di Giacomo con la doppia sosta.  Foto VinCa.

Le cose che agli occhi dei cittadini sembrano strane e inspiegabili sarebbero: la sosta a pagamento sui marciapiedi di via De Gasperi, gli stalli bianchi a sinistra e blu a destra in strade senza marciapiedi e a forte scorrimento, gli stalli liberi lontano dal centro dove non servono, i numerosi stalli liberi non conformi per dimensioni, tutte domande che richiederebbero delucidazioni o l’interessamento di qualche figura idonea alla revisione dell’intero progetto, al momento restano solo dubbi per i cittadini, anche se adesso per non pagare, molte persone lasciano l'auto a casa e se la fanno a piedi.

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