Il pensionato che guadagna il doppio di Obama, durante un’intervista dichiara che è tutto in regola e che lui non ha chiesto niente, quello che riceve però gli è dovuto.
L’avvocato Mario Cartasegna, ex dipendente legale del Comune di Perugia convocato dall’Inps si è presentato nell’ufficio preposto e alla domanda di com’è possibile che guadagnasse 651.000 euro l’anno, ha risposto candidamente di non sapere neanche il perché, non essendo lui a decidere l’entità dell’assegno mensile, >>Cosa dovrei dire: no grazie<<, secondo il povero pensionato pressato dall’Inps sarebbero privilegi acquisiti in seguito a cause vinte in favore del Comune di Perugia.
A quale impiegato comunale non piacerebbe godere di questi privilegi, senza neanche farne richiesta, al posto di quello che gli verrà assegnato allo scadere dei 35/40 anni di onorato servizio svolto con diligenza e senso del dovere, vitalizio che appena gli basterà per continuare a sopravvivere, in cosa consisterebbero questi grandi servizi resi al Comune tanto da giustificare una pensione di diamante al posto di quella d’oro, ha svolto un lavoro professionale, ma non è già stato remunerato mensilmente dal Comune?.
Leggere di queste enormi disuguaglianze che caratterizzano il sistema pensionistico dei grandi dirigenti sia politici, sia dell’imprenditoria fa rabbia, in un’Italia che annaspa per tenersi a galla, apprendere che il sistema giustifica e permette le famose pensioni d’oro quando per questi personaggi sono stati versati contributi quasi uguali agli altri impiegati e lavoratori, e allora da cosa scaturirebbero queste enormi differenze.
È proprio grazie alle pensioni d’oro che l’Inps sta andando in difficoltà finanziaria, d’accordo con il Governo taglia e riduce all’osso le spettanze di chi ha lavorato una vita accantonando la sua pensione mese dopo mese come in un salvadanaio, per poi sentirsi frodato nella sua dignità quando si paragona a questi signorotti, siano essi avvocati, amministratori o politici, il sistema li colloca tutti al di sopra di essi, e questo non è giusto, questo sistema fa capire ampiamente che i nostri governanti se ne fregano del popolo e pensano solo ai loro interessi
L’avvocato Mario Cartasegna, ex dipendente legale del Comune di Perugia convocato dall’Inps si è presentato nell’ufficio preposto e alla domanda di com’è possibile che guadagnasse 651.000 euro l’anno, ha risposto candidamente di non sapere neanche il perché, non essendo lui a decidere l’entità dell’assegno mensile, >>Cosa dovrei dire: no grazie<<, secondo il povero pensionato pressato dall’Inps sarebbero privilegi acquisiti in seguito a cause vinte in favore del Comune di Perugia.
A quale impiegato comunale non piacerebbe godere di questi privilegi, senza neanche farne richiesta, al posto di quello che gli verrà assegnato allo scadere dei 35/40 anni di onorato servizio svolto con diligenza e senso del dovere, vitalizio che appena gli basterà per continuare a sopravvivere, in cosa consisterebbero questi grandi servizi resi al Comune tanto da giustificare una pensione di diamante al posto di quella d’oro, ha svolto un lavoro professionale, ma non è già stato remunerato mensilmente dal Comune?.
Leggere di queste enormi disuguaglianze che caratterizzano il sistema pensionistico dei grandi dirigenti sia politici, sia dell’imprenditoria fa rabbia, in un’Italia che annaspa per tenersi a galla, apprendere che il sistema giustifica e permette le famose pensioni d’oro quando per questi personaggi sono stati versati contributi quasi uguali agli altri impiegati e lavoratori, e allora da cosa scaturirebbero queste enormi differenze.
È proprio grazie alle pensioni d’oro che l’Inps sta andando in difficoltà finanziaria, d’accordo con il Governo taglia e riduce all’osso le spettanze di chi ha lavorato una vita accantonando la sua pensione mese dopo mese come in un salvadanaio, per poi sentirsi frodato nella sua dignità quando si paragona a questi signorotti, siano essi avvocati, amministratori o politici, il sistema li colloca tutti al di sopra di essi, e questo non è giusto, questo sistema fa capire ampiamente che i nostri governanti se ne fregano del popolo e pensano solo ai loro interessi
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