sabato 31 gennaio 2015

Casal di Principe si ribella alle ingiurie, il Sindaco Renato Natale non ci sta.

Essere additati come casalese in senso dispregiativo costituisce un’offesa per le tantissime persone oneste che come Sindaco sente il dovere di difendere.

La città motivatamente si ribella alle ingiurie. alle denigrazioni e invettive lanciate contro il popolo di Casal di Principe da Massimo Bordin, giornalista di Radio Radicale che nel corso della sua trasmissione avrebbe usato parole dure nei confronti di una popolazione che intende dissociarsi dalla minoranza che apparterrebbe alla camorra e alla delinquenza, matrice del malessere che il popolo casalese sarebbe costretto a vivere continuamente per colpa di pochi, “vedi Il Mattino”.

Si usa definire la parte corrotta della città come “Il clan dei casalesi” ma perché casalesi e non specificare l’appartenenza della famiglia camorristica come per altre cosche, casalese invece di descrivere il malaffare, dovrebbe simboleggiare onestà correttezza, umiltà e senso del dovere, sarebbero queste le vere doti della comunità casalese, fatta di gente semplice e laboriosa, ed è proprio per difendere queste persone che il loro Sindaco si ribella e attacca un sistema a suo parere sbagliato e da correggere.

Se nella città esiste illegalità, questa non può intendersi come popolare ed estendersi alla grandissima parte di persone sane che veramente si dissociano da questo appellativo pretendendo il rispetto dovuto alle persone oneste.


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