I commercianti di Quarto in modo speciale quelli del bivio e dei centri commerciali, tirano un sospiro di sollievo.
Diecimila euro, era questa la tariffa imposta e richiesta per onorare la rata di Natale in favore degli Amici del Bivio, anche per gli estorsori scatta la goccia che fa traboccare il vaso, infatti, un commerciante allo stremo è stato costretto a rivolgersi ai Carabinieri denunciando la richiesta di estorsione sotto forma di regalo per gli «Amici del Bivio», ma i carabinieri della Tenenza guidata dal tenente Leonardo Rosano, hanno fatto scattare le manette ai polsi di Nicola Palumbo alias faccia abbuffata insieme a due suoi complici, come riportato dal quotidiano"Il Mattino di Napoli".
Un’indagine delicata, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli, da settimane i militari tenevano d’occhio gli spostamenti del presunto capo gang sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, ma è stato solo grazie alla denuncia della vittima dell’estorsione che ha illustrato ai carabinieri l’ultima richiesta pervenuta e alla quale avrebbe dovuto attenersi consistente appunto in un esborso di diecimila euro che con la crisi in atto diventa una cifra proibitiva per un commerciante.
La città sarebbe sotto il nefasto dominio dei clan Longobardi-Beneduce, e dei Polverino, meglio noti come – gli amici della montagna- i clan avrebbero eseguito la spartizione del territorio per evitare di incrociare le loro richieste pestandosi i calli a vicenda, nonostante i duri colpi inferti alla camorra negli ultimi tempi questi sarebbero ancora presenti sul territorio continuando la loro criminale opera a sfavore della società e del commercio cittadino.
Diecimila euro, era questa la tariffa imposta e richiesta per onorare la rata di Natale in favore degli Amici del Bivio, anche per gli estorsori scatta la goccia che fa traboccare il vaso, infatti, un commerciante allo stremo è stato costretto a rivolgersi ai Carabinieri denunciando la richiesta di estorsione sotto forma di regalo per gli «Amici del Bivio», ma i carabinieri della Tenenza guidata dal tenente Leonardo Rosano, hanno fatto scattare le manette ai polsi di Nicola Palumbo alias faccia abbuffata insieme a due suoi complici, come riportato dal quotidiano"Il Mattino di Napoli".
Un’indagine delicata, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli, da settimane i militari tenevano d’occhio gli spostamenti del presunto capo gang sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, ma è stato solo grazie alla denuncia della vittima dell’estorsione che ha illustrato ai carabinieri l’ultima richiesta pervenuta e alla quale avrebbe dovuto attenersi consistente appunto in un esborso di diecimila euro che con la crisi in atto diventa una cifra proibitiva per un commerciante.
La città sarebbe sotto il nefasto dominio dei clan Longobardi-Beneduce, e dei Polverino, meglio noti come – gli amici della montagna- i clan avrebbero eseguito la spartizione del territorio per evitare di incrociare le loro richieste pestandosi i calli a vicenda, nonostante i duri colpi inferti alla camorra negli ultimi tempi questi sarebbero ancora presenti sul territorio continuando la loro criminale opera a sfavore della società e del commercio cittadino.
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