Le maggiori sigle sindacali scendono in piazza contro la decisione del Governo di slittare il pagamento delle pensioni di 10 giorni.
L’Inps si è sfregata le mani alla diramazione della notizia dello slittamento e ha fatto sapere che sarebbe pronta ad attuarlo in scala graduale a partire dal prossimo gennaio 2015, i sindacati non ci stanno e annunciano battaglia chiedendo la mobilitazione di tutti i pensionati per manifestare contro quella che appare come un’offesa alla dignità dei piccoli pensionati sociali che cercano di far sopravvivere anche due famiglie con i 500/600 euro al mese che percepiscono.
La manovra arriva in un momento già di grandi privazioni dovute ai tagli dell’assistenza sanitaria, all’esborso di tasca propria di soldi per acquisto di medicinali e di alcune forme di diagnostica per immagini, mentre fino a pochi giorni fa si parlava di estendere il bonus degli ottanta euro anche ai pensionati, adesso arriva la batosta, si diceva una volta” aspettavo le grazie di Pasqua e mi è arrivato l’ordine di arresto”.
Per il prossimo 5 novembre i sindacati hanno fissato la giornata di mobilitazione dei pensionati per esprimere il proprio dissenso a Roma, Milano e Palermo per chiedere al governo sia il blocco della manovra di slittamento, che l’estensione ai piccoli pensionati del Bonus di sostegno da 80 euro, lo slittamento del pagamento delle pensioni porterebbe nelle casse sei milioni di denaro risparmiato.
Si riscontra una grande contraddizione nella linea politica sventolata dal Premier Renzi che da un lato annuncia Bonus di ottanta euro al mese per tre anni come aiuto per ogni nuovo nato dal prossimo anno, la defiscalizzazione per tre un triennio per i nuovi assunti con oneri a carico dello Stato e poi arriva la penalizzazione dei pensionati, una linea di difficile interpretazione che pone dei seri dubbi sulle reali possibilità che avrebbe il Governo di ottemperare alle promesse fatte pubblicamente agli italiani.
L’Inps si è sfregata le mani alla diramazione della notizia dello slittamento e ha fatto sapere che sarebbe pronta ad attuarlo in scala graduale a partire dal prossimo gennaio 2015, i sindacati non ci stanno e annunciano battaglia chiedendo la mobilitazione di tutti i pensionati per manifestare contro quella che appare come un’offesa alla dignità dei piccoli pensionati sociali che cercano di far sopravvivere anche due famiglie con i 500/600 euro al mese che percepiscono.
La manovra arriva in un momento già di grandi privazioni dovute ai tagli dell’assistenza sanitaria, all’esborso di tasca propria di soldi per acquisto di medicinali e di alcune forme di diagnostica per immagini, mentre fino a pochi giorni fa si parlava di estendere il bonus degli ottanta euro anche ai pensionati, adesso arriva la batosta, si diceva una volta” aspettavo le grazie di Pasqua e mi è arrivato l’ordine di arresto”.
Per il prossimo 5 novembre i sindacati hanno fissato la giornata di mobilitazione dei pensionati per esprimere il proprio dissenso a Roma, Milano e Palermo per chiedere al governo sia il blocco della manovra di slittamento, che l’estensione ai piccoli pensionati del Bonus di sostegno da 80 euro, lo slittamento del pagamento delle pensioni porterebbe nelle casse sei milioni di denaro risparmiato.
Si riscontra una grande contraddizione nella linea politica sventolata dal Premier Renzi che da un lato annuncia Bonus di ottanta euro al mese per tre anni come aiuto per ogni nuovo nato dal prossimo anno, la defiscalizzazione per tre un triennio per i nuovi assunti con oneri a carico dello Stato e poi arriva la penalizzazione dei pensionati, una linea di difficile interpretazione che pone dei seri dubbi sulle reali possibilità che avrebbe il Governo di ottemperare alle promesse fatte pubblicamente agli italiani.
Nessun commento:
Posta un commento