martedì 13 luglio 2021

Il dott. G. Verde espone la sua teoria in merito alla Pandemia.

Il medico risponde alle più penose domande che in questo momento assillano molti cittadini oltre ai suoi pazienti, i quali, in tanti chiedono risposte.

 

In un momento di grande sbandamento riguardo le informazioni pubblicate dagli esperti della sanità, i quali, in tanti casi dicono tutto e il contrario di tutto disorientando chi attraverso le loro dichiarazioni vorrebbe capire qualcosa di più riguardo al comportamento da tenere in merito ma si rende conto che in tanti casi sono solo informazioni passate al popolo per speculare anche su questa disgrazia che dovrebbe veramente accomunare tutti e invece….

Osservazioni personali del Dottor Verde.

1)    Secondo Lei in quale fase si trova il virus.

Secondo me il virus, in questo momento, essendo un parassita che per vivere ha bisogno di un fisico ospitante, sta combattendo per non fasi sopraffare e vistosi affrontato in modo tanto energico dal sistema vaccinale, sta cercando di mutare per non farsi riconoscere dal corpo che lo ospita allo scopo di sopravvivere per non essere sopraffatto, di qui le varianti, adesso quella che prevale e quella indiana proprio per la carenza delle vaccinazioni.

 

2)     Le vaccinazioni stanno funzionando?

Le vaccinazione stanno funzionando dal momento che si è avuta coscienza che per la loro completa funzionalità necessitava anche la seconda dose lasciando tra di esse lo spazio temporale necessario e non più di tanto.

 

3)    Secondo la sua esperienza quale vaccino ha dimostrato essere più efficace?

Partiamo dal presupposto che tutti i vaccini sono idonei perché riconosciuti tali dall’ISS, il discorso cade sull’individualità del soggetto da vaccinare. Ha patologie pregresse? Quali? Esercita attività fisica tale da poter assorbire un dato vaccino. Dovendo scegliere quale vaccino sia più adatto a una di media attività sarebbe senz’altro preferibile Moderna anche per la funzionalità pratica con la quale esso si può conservare e iniettare.

 

4)    Quante dosi di vaccino ha iniettato lei personalmente ai suoi Pazienti.

Ho somministrato esattamente quelle che mi sono state concesse, cioè 192, anche se conoscendo anticipatamente quale prodotto, mi sarebbe stato concesso e consegnato, avrei potuto fare una programmazione più omogenea sulla base della tempistica necessaria per la manutenzione e conservazione del vaccino da iniettare e quindi essere più incisivo contro il virus che sta opprimendo la società.


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