mercoledì 8 ottobre 2014

Dopo conosciuta la politica Raffaele Cantone dichiara:

«A volte rispetto più i Casalesi dei colletti bianchi»

Il quotidiano “Il Mattino di Napoli” riporta una dichiarazione del presidente dell'autorità nazionale anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone abbastanza significativa e sconcertante con allusione inequivocabile ai politici, nella quale chiarisce un concetto molto eloquente, secondo la sua recente esperienza politica sarebbe preferibile avere a che fare più con un camorrista che con i colletti bianchi, chiaro riferimento al potere che hanno alcuni politici.

La dichiarazione del presidente Cantone senz’altro trova origini nelle inchieste che sta conducendo e che lo vedono in prima linea a combattere il potere della corruzione e delle tangenti pagate attraverso la politica in danno alle opere pubbliche e alle tasche degli italiani, cosciente del marciume e del fetore che emana la corruzione scoperta ultimamente dalle sue indagini e anche dalle limitate possibilità di ammanettare i colpevoli ben mimetizzati e coperti dalle loro stesse leggi.

La giustificata riflessione di Cantone espone il concetto che da un camorrista o un mafioso,
essendo persone segnate, ci si può stare attenti al loro contatto, ma dai politici che rappresentano l’Italia, che possono con il potere avuto dagli elettori, sovvertire le regole e taglieggiare indisturbatamente senza lasciare traccia dei sui misfatti, ma la cosa non dovrebbe scoraggiare il presidente nel quale sono riposte le speranze dell’Italia intera.


Nessun commento: