Circa 80.000 bottiglie di vino sono state sequestrate perché commercializzate cone beneventano ma provenienti dalla Bulgaria.
La Procura della Repubblica di Benevento, tramite la Polizia Forestale, ha eseguito un grande sequestro di vini imbottigliati ed etichettati come prodotti beneventani, mentre dalle indagini svolte le circa 80.000 bottiglie di vino posto sotto sequestro erano state prodotte sul territorio bulgaro e illecitamente etichettato e distribuito sul territorio nazionale.
Le indagini, come riportato dal quotidiano “Il Mattino di Napoli”, sarebbero scattate dai sospetti della grande quantità dei vini provenienti appunto dalla Bulgaria e da controlli accurati la Forestale scopriva la truffa della falsa etichettatura dei rinomati vini Aglianico e Falanghina, benevetano come prodotti in loco contrariamente alla realtà truffaldina.
Circa 40.000 bottiglie sarebbero state sequestrate nella Capitale e altre 40.000 sparse sul territorio, Firenze, Ercolano, Frattamaggiore sarebbero le città, dove sarebbe stato riscontrato un buon numero di bottiglie commercializzate, inoltre, dalle analisi effettuate sui campioni delle bottiglie dei vini incriminati, sarebbero state evase le regole che disciplinano la commercializzazione dei vini Doc come quelle scrupolose delle sue origini indispensabili per il riconoscimento del Marchio Doc.
La Procura della Repubblica di Benevento, tramite la Polizia Forestale, ha eseguito un grande sequestro di vini imbottigliati ed etichettati come prodotti beneventani, mentre dalle indagini svolte le circa 80.000 bottiglie di vino posto sotto sequestro erano state prodotte sul territorio bulgaro e illecitamente etichettato e distribuito sul territorio nazionale.
Le indagini, come riportato dal quotidiano “Il Mattino di Napoli”, sarebbero scattate dai sospetti della grande quantità dei vini provenienti appunto dalla Bulgaria e da controlli accurati la Forestale scopriva la truffa della falsa etichettatura dei rinomati vini Aglianico e Falanghina, benevetano come prodotti in loco contrariamente alla realtà truffaldina.
Circa 40.000 bottiglie sarebbero state sequestrate nella Capitale e altre 40.000 sparse sul territorio, Firenze, Ercolano, Frattamaggiore sarebbero le città, dove sarebbe stato riscontrato un buon numero di bottiglie commercializzate, inoltre, dalle analisi effettuate sui campioni delle bottiglie dei vini incriminati, sarebbero state evase le regole che disciplinano la commercializzazione dei vini Doc come quelle scrupolose delle sue origini indispensabili per il riconoscimento del Marchio Doc.
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