lunedì 15 settembre 2014

Spending review, Renzi orientato a tagliare ancora nella sanità.


Nei piani finanziari del Governo si vorrebbe decurtare di altri tre miliardi le spese nel settore sanitario.


Anche il Premier Renzi ha capito com’è fa
cile trovare nuovo ossigeno per le casse dello Stato, che ci vuole, basta decidere e promulgare un dl. studiato ad hoc per fare cassa, i settori che si prestano al gioco sono i prodotti di monopolio, i carburanti, l’Irpef, le pensioni, l’Iva, e tutti quei settori, dove basta cambiare il numerino della ritenuta o del prezzo e il gioco è fatto, per il momento, ha invitato tutti i suoi ministri a trovare e segnalare i punti dove è possibile intervenire e apportare tagli.

Tagli che colpirebbero maggiormente le regioni italiane del Sud, già duramente colpite dalla disoccupazione come la Campania che al momento detiene il tasso di disoccupazione più alto,
certo, lo Stato deve reggersi e far fronte ai suoi impegni, tenere in piedi tutta la struttura dell’apparato statale non è semplice, ma, dove sono finiti i propositi di rottamazione che l’anno spinto sulla sedia della presidenza statale, i famosi tagli della politica tanto sbandierati, che fine hanno fatto?

Molti cittadini, bontà loro, si fossilizzano sugli stipendi dei parlamentari che sarebbero alti se rapportati allo stipendio di un impiegato, ma parlare di tagli alla politica non si dovrebbe intendere il loro stipendio ma i tagli ai loro privilegi, privilegi costituiti da: i loro uffici privati e riservati in palazzi storici, gli uffici delle loro rappresentanze politiche nelle capitali europee dirette da non meno di cinque portaborse, i rimborsi elettorali, e altre fonti di privilegi lunghi da elencare.

Tutti costi a carico dello Stato la cui sommatoria raggiunge cifre vertiginose, questi dovrebbero essere gli obiettivi della vera Spending review e non la Sanità che sovraccaricherebbe ulteriormente i meno abbietti, questi propositi renziani danno ad intendere che è stato accettato alla presidenza ma solo per fare il gioco delle tre carte al comando della vecchia politica.

Attualmente, la politica è una macchina mangiasoldi che dissangua le casse statali, ha dimostrato di essere inattaccabile e chiusa in un quadrato, da sola costa allo Stato più del sostentamento di tutti i suoi ministeri, la vera presa per i fondelli dell’italiano è stata quella di vedere alcuni grandi della politica che da rottamati hanno cambiato sede occupando posti di comando in Europa molto importanti e gestionali da dove continuano a fare solo i loro interessi, altro che rottamazione.

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