Mentre, il popolo aspetta un forte segnale dalla
politica, parte di questa passa il tempo a fare campagna elettorale.
La grande politica dovrebbe dare un segnale forte al
popolo, invece, continua a fare lo sganbetto all’avversario politico e a
lanciare strali avversi, non è questo il modo di dare coraggio a chi sta soffrendo
la reclusione in casa senza aver commesso reati, con bambini che pretendono
quello che gli spetterebbe di diritto, il gioco all’ara aperta, la
spensieratezza, mentre sono costretti a stare in casa per colpa di un nemico
invisibile contro il quale i genitori hanno il dovere di combattere proprio per
difenderli.
Come dicevo prima, c’è una parte della politica che
invece di fare proposte migliorative cerca di mettere in cattiva luce chi oggi
è costretto a decidere per il bene sociale, si accapigliano pur di guadagnare
un fittizio punto percentuale nei sondaggi e di strappare qualche gradino
politico all’avversario dimenticando che una volta finita la guerra, il popolo
tornerà sovrano e padrone della sua volontà capace di discernere il bene dal
male, di premiare chi ha dato e punire chi ha cercato di fare sciacallaggio politico
al pari di quelli che hanno speculato sul prezzo delle mascherine pur di
guadagnare poche monete in più non valutando la necessità del momento e il
bisogno popolare.
Il popolo sta vivendo una fase negativa della sua
vita, in questa brutta guerra non esistono colori politici migliori o peggiori,
esiste solo l’obiettivo della salvezza generale alla quale si dovrebbe concorrere
coesi e decisi senza antagonismi politici, capisco anche che la vita porta a
sfruttare il momento e gli eventuali errori dell’avversario, se ci sono, ma in questo momento l’avversario
da combattere è il coronavirus che sta continuando a mietere vittime non solo tra gli
anziani ma anche tra elementi giovani e forti.
Per fortuna la nostra comunità “Grazie a Dio”, finora
è stata risparmiata dal dolore virale, dobbiamo dare tutti un contributo
sostanziale per far si che il virus pestilenziale si autodistrugga e non
colpisca nessuno, anche se questo vuol dire sentirsi prigionieri e condizionati
alle direttive di chi si è assunto la responsabilità d’impartire direttive
drastiche e drammatiche mirando alla vittoria finale e al momento in cui si
potrà gridare tutti insieme “VITTORIA, SIAMO NUOVAMENTE LIBERI”.
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