Piazza F. Rosselli, Fontana A. Morgera, foto Vin.Ca |
Chi
si sveglia prima comanda, tributi non pagati, sosta delle auto nei passi carrai,
negozianti che si appropriano dei marciapiedi, un quadro deprimente, ma la
soluzione forse c’è.
Che le casse comunali siano vuote è una cosa
risaputa, una notizia che ormai è diventata una predica usuale e non solo da
campagna elettorale, passare le responsabilità alla passata amministrazione è
diventato normale, sebbene in tanti casi bisogna prenderne atto, ma finora nessuno
è stato in grado di cambiare questo stato di cose, la cosa strana è che ancora
oggi, consapevole della disastrosa situazione finanziaria delle casse comunali,
ci si batte per ritornare al ponte di
comando, perché?
Quale immagine si da a chi passa per la nostra
città, Piazza Rosselli con una fontana spenta e abbandonata dove l’unica realtà
è la sosta selvaggia e incontrollata, una carenza della segnaletica in Piazza
Kennedy mai ripristinata seriamente dopo i lavori di restyling subiti, cosa che
lega le mani anche a chi dovrebbe vigilare e sanzionare, ma come si può con la mancanza di obblighi
e divieti, una situazione paradossale che invoglia i furbetti a trasgredire, dove invece a dettare legge è la società
che gestisce i parcheggi a pagamento, una situazione che fa nascere una
domanda, a chi fa comodo tutto ciò?.
In tanti danno la colpa ai metropolitani che farebbero
il loro comodo assorti e impegnati solo in discussioni sterili e inutili, ma
cosa dovrebbero fare se mancano loro le giuste direttive, come potrebbero
sanzionare i presunti trasgressori se manca o non è presente la necessaria segnaletica
orizzontale e verticale, di tutto ciò chi deve ringraziare la cittadinanza se
non la mancata cooperazione tra il capo dell’Amministrazione e la dirigenza
metropolitana che per ignoti motivi si respingono a vicenda a discapito
popolare.
La realtà odierna è impressionante, una città sporca
perché a insudiciarla sono i suoi stessi cittadini che prima sporcano e poi
chiedono i netturbini, giovinastri indisciplinati che scorrazzano coi loro
motorini sui marciapiedi grazie alla tolleranza o assenza dei metropolitani inermi
e vittime allo stesso tempo, per le tante cose che non funzionano forse, il
popolo qualianese comincia a rimpiangere le strigliate del Maresciallo Barresi,
ormai si è capito che in una realtà disordinata e sregolata, dove i passi
carrai sono usati per la sosta privata, solo le regole restrittive possono
riportare la società strafottente al rispetto del buon vivere.
Le istituzioni dovrebbero far capire al popolo
ribelle, con le buone o le cattive, che non c’è vera libertà senza il rispetto
della legge, e se per raggiungere lo scopo fosse necessario anche chiedere
aiuto alle forze dell’Ordine che hanno sempre dimostrato di essere disponibili,
allora, forse è arrivato il momento di farlo e chiedere aiuto a
chi può rappresentare la soluzione, oppure studiare altre possibilità, ma
qualcosa va fatto prima che l’anarchia diventi radicale e si sostituisca al
diritto civile, alla legge, e al vivere da persone perbene, e chissà, con un piccolo sforzo, in un prossimo futuro la città di Qualiano potrebbe anche ritrovare il suo passato splendore.
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