Foto: il Mattino d Napoli. |
Succederebbe normalmente al pronto soccorso dell'ospedale di Reggio Calabria dove per mancanza di specifiche attrezzature i sanitari usando tutta la loro buona volontà per immobilizzare gli arti sarebbero costretti a ricorrere a mezzi inaccettabili e occasionali, meriti dei sanitari che riescono limitatamente e con grandi sforzi a rispondere a una domanda di assistenza improvvisando sistemi che potrebbero essere accettati in qualche zona sperduta della Papuasia, ma non in Italia.
Le cause di questi disagi, come si legge anche sulle pagine del Mattino di Napoli, sarebbero diverse, a partire dagli orari di ortopedia, che alle ore 20 chiuderebbe i battenti lasciando il popolo e l’importante presidio abbandonato a se stesso, se poi a queste limitazioni si aggiungono anche la carenza di personale e la scarsità delle forniture il quadro diventa veramente nero, la situazione descritta metterebbe in luce la grande disponibilità del personale sanitario, che si arrangia come può, e la latitanza della direzione sanitaria ad affrontare e superare il grave deficit.
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