Nonostante le assicurazioni dell’Amministrazione di Piazza del popolo gli eredi ancora non avrebbero percepito il dovuto, ennesima presa in giro.
Questa mattina, alcuni eredi firmatari dell’accordo di esproprio, hanno affermato, e confermato, che la liquidazione del dovuto agli eredi del menzionato esproprio del palazzo simbolo del centro storico cittadino di Piazza G. D’Annunzio, non sarebbe mai stato onorato, contrariamente a quanto attestato dai vertici del governo cittadino, infatti, gli eredi non si starebbero battendo solo per il soddisfo finanziario ma anche perché costretti a sostenere il contrario di quanto attestato dalla direzione comunale.
Gli stessi avrebbero affermato che anche la linea seguita dal loro legale era indirizzata al raggiungimento della liquidazione delle somme spettanti e loro destinate in qualità di eredi diretti e successori nei diritti di proprietà, quindi, che sia nelle prerogative dell’Amministrazione predisporre la liquidazione delle spettanze nel rispetto del programma finanziario del Comune anche avendone acquisita la proprietà, è un dato di fatto, ma che la stessa asserirebbe di aver adempiuto al saldo del debito contrariamente alla realtà, costituirebbe un’offesa alla dignità degli eredi oltre a una presa in giro popolare.
Questa vicenda, se rispondesse a verità, attesterebbe senza ombra di dubbio l’intenzione dell’Amministrazione di agire prettamente da “Vero Padrone della masseria qualianese” mostrare il pugno di ferro anche quando basterebbe usare il guanto di velluto sfruttando lo stesso appoggio legale previsto dalla normativa di esproprio per pubblica utilità, non sarebbe possibile subire dopo il danno anche la beffa di un regolamento finanziario dovuto e mai avvenuto.
Potrebbe anche avvicinarsi alla realtà dei fatti l’ipotesi lanciata da alcuni cittadini secondo i quali, le somme primordialmente destinate alla liquidazione degli eredi potrebbero essere state dirottate all’esecuzione dei lavori ora in fase esecutiva, detti lavori, dovrebbero essere propedeutici a una maggiore vivibilità dell’esistente Piazza G. D’Annunzio, anche non volendo essere del tutto scettici in merito, la giusta valutazione arriverà solo dopo la consegna dei lavori alla città, solo allora si potrà valutare se il gioco è valsa la candela.
Questa mattina, alcuni eredi firmatari dell’accordo di esproprio, hanno affermato, e confermato, che la liquidazione del dovuto agli eredi del menzionato esproprio del palazzo simbolo del centro storico cittadino di Piazza G. D’Annunzio, non sarebbe mai stato onorato, contrariamente a quanto attestato dai vertici del governo cittadino, infatti, gli eredi non si starebbero battendo solo per il soddisfo finanziario ma anche perché costretti a sostenere il contrario di quanto attestato dalla direzione comunale.
Gli stessi avrebbero affermato che anche la linea seguita dal loro legale era indirizzata al raggiungimento della liquidazione delle somme spettanti e loro destinate in qualità di eredi diretti e successori nei diritti di proprietà, quindi, che sia nelle prerogative dell’Amministrazione predisporre la liquidazione delle spettanze nel rispetto del programma finanziario del Comune anche avendone acquisita la proprietà, è un dato di fatto, ma che la stessa asserirebbe di aver adempiuto al saldo del debito contrariamente alla realtà, costituirebbe un’offesa alla dignità degli eredi oltre a una presa in giro popolare.
Questa vicenda, se rispondesse a verità, attesterebbe senza ombra di dubbio l’intenzione dell’Amministrazione di agire prettamente da “Vero Padrone della masseria qualianese” mostrare il pugno di ferro anche quando basterebbe usare il guanto di velluto sfruttando lo stesso appoggio legale previsto dalla normativa di esproprio per pubblica utilità, non sarebbe possibile subire dopo il danno anche la beffa di un regolamento finanziario dovuto e mai avvenuto.
Potrebbe anche avvicinarsi alla realtà dei fatti l’ipotesi lanciata da alcuni cittadini secondo i quali, le somme primordialmente destinate alla liquidazione degli eredi potrebbero essere state dirottate all’esecuzione dei lavori ora in fase esecutiva, detti lavori, dovrebbero essere propedeutici a una maggiore vivibilità dell’esistente Piazza G. D’Annunzio, anche non volendo essere del tutto scettici in merito, la giusta valutazione arriverà solo dopo la consegna dei lavori alla città, solo allora si potrà valutare se il gioco è valsa la candela.
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