La via Corigliano, oppure via di Candida, si sta letteralmente frantumando e nessuno dei due comuni corresponsabili, ne Qualiano, ne Villaricca, provvedono a eliminare i rischi derivanti.
L’incuria delle due amministrazioni, qualianese e villaricchese, ha fatto uscire allo scoperto la scarsa consistenza adottata all’epoca della sua ricostruzione, dalle tantissime buche che si sono prodotte nel manto stradale, emerge che il tappetino è stato posato di rettamente sul terreno sottostante senza la stesura dei materiali inerti necessari per sopportare il traffico veicolare e dei mezzi pesanti al quale essa è sottoposta, in più l’acqua pluviale stagnante fa il resto.
Sono tantissime le voci di aiuto che si stanno levando dai cittadini che ogni giorno sono costretti a transitare per la mulattiera suddetta per evitare il traffico cittadino di Qualiano, infatti, l’arteria in oggetto correndo alla periferia della città assume la connotazione di una tangenziale, alleggerisce il traffico veicolare nel centro urbano qualianese procurando un grande beneficio alla circolazione urbana, motivo principale per la sua urgente rimessa in sicurezza.
Senza considerare che le innumerevoli richieste di risarcimento inoltrate dai tanti sfortunati veicolanti che finiscono inevitabilmente nelle voragini impossibili da evitare per non finire in collisione con altri veicoli, in un modo o nell’altro, come già in altre occasioni, cadranno inevitabilmente a carico della cittadinanza, che saranno chiamati a collaborare alla riparazione di braccetti, gomme e altre parti delle auto soggette ai forti traumi subiti.
Sebbene le due amministrazioni, come si apprende in giro, sarebbero con i cassetti vuoti e le casse in rosso, trovandosi in campagna elettorale quale migliore occasione per racimolare voti rimettendo in sicurezza la strada di nessuno recuperando un paio di migliaia di euro dal volantinaggio e dalle laute cene politiche in modo da potersi presentare in pubblico nei prossimi comizi elettorali con la motivata richiesta di voti avendo collaborato ad eliminare un pericolo e un futuro esborso da parte dei cittadini che sarebbero più propensi ad accettare le richieste elettorali.
L’incuria delle due amministrazioni, qualianese e villaricchese, ha fatto uscire allo scoperto la scarsa consistenza adottata all’epoca della sua ricostruzione, dalle tantissime buche che si sono prodotte nel manto stradale, emerge che il tappetino è stato posato di rettamente sul terreno sottostante senza la stesura dei materiali inerti necessari per sopportare il traffico veicolare e dei mezzi pesanti al quale essa è sottoposta, in più l’acqua pluviale stagnante fa il resto.
Sono tantissime le voci di aiuto che si stanno levando dai cittadini che ogni giorno sono costretti a transitare per la mulattiera suddetta per evitare il traffico cittadino di Qualiano, infatti, l’arteria in oggetto correndo alla periferia della città assume la connotazione di una tangenziale, alleggerisce il traffico veicolare nel centro urbano qualianese procurando un grande beneficio alla circolazione urbana, motivo principale per la sua urgente rimessa in sicurezza.
Senza considerare che le innumerevoli richieste di risarcimento inoltrate dai tanti sfortunati veicolanti che finiscono inevitabilmente nelle voragini impossibili da evitare per non finire in collisione con altri veicoli, in un modo o nell’altro, come già in altre occasioni, cadranno inevitabilmente a carico della cittadinanza, che saranno chiamati a collaborare alla riparazione di braccetti, gomme e altre parti delle auto soggette ai forti traumi subiti.
Sebbene le due amministrazioni, come si apprende in giro, sarebbero con i cassetti vuoti e le casse in rosso, trovandosi in campagna elettorale quale migliore occasione per racimolare voti rimettendo in sicurezza la strada di nessuno recuperando un paio di migliaia di euro dal volantinaggio e dalle laute cene politiche in modo da potersi presentare in pubblico nei prossimi comizi elettorali con la motivata richiesta di voti avendo collaborato ad eliminare un pericolo e un futuro esborso da parte dei cittadini che sarebbero più propensi ad accettare le richieste elettorali.
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