lunedì 26 febbraio 2018

Scandalo nella Chiesa, altra tegola sulla testa di Papa Francesco.

Toccherà ancora al Papa ristrutturatore della chiesa mettere una pezza ai grandi scandali che nell’ultimo secolo hanno afflitto la Santa Sede Vaticana.

Durante il suo papato, Francesco ha dovuto riformare il sistema finanziario del Vaticano mediante estromissioni e cambio dei vertici alla dirigenza finanziaria dello Ior, è stato costretto a denunciare vescovi e cardinali di appropriazioni indebite facendo intervenire anche la giustizia civile nella disputa ecclesiastica con la prigione e costringendo a restituire il maltolto a qualche alto prelato che si era impossessato di venti milioni di euro sottratti alla sua diocesi.

Ultimamente, il povero Francesco si trova sommerso da scandali sessuali di ogni tipo, ultimo tra tutti è il caso scoppiato nel Tempio di Casapesenna (CE) a causa di don Michele Barone, un prelato fino a dieci giorni fa tenuto in alta considerazione, ma che la denuncia di una ragazzina è bastata per alzare e dissipare il polverone dietro il quale finora si era nascosto il sacerdote esorcista che usava questa pratica per soggiogare la volontà di alcune sue fedeli, in questo caso anche di una bambina.

Il Conclave.
Quello della pedofila e degli atti sessuali commessi in seno alla Chiesa cattolica ha dimostrato di essere una regola consolidata che va avanti da secoli e che forse stava aspettando il ristrutturatore Francesco per tappare quest’altro buco, solo che questo, sembra essere un fenomeno di proporzioni immense, come la stessa Chiesa, un problema che con le attuali regole poste e imposte dalla Santa Sede sembra proprio non avere soluzioni a meno che non si voglia cambiare letteralmente le fondamenta del sacerdozio passando dal nubilato alla realtà del matrimonio.

Una metamorfosi che cambierebbe totalmente le regole della Chiesa e della religione cristiana, una forma di rinnovamento che forse solo Papa Francesco potrebbe attuare dato il suo forte carisma e il suo potenziale umano di grande Gesuita e di altrettanto grande riformista, considerando anche che i tempi sono maturi per l’addio al celibato clericale, il che metterebbe i suoi seguaci alle pari condizioni dei suoi fedeli, sposati, con figli, e con tutte le responsabilità civili e penali al riguardo.

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