sabato 24 febbraio 2018

Esorcismi e sevizie esercitate su una bambina, l'indagine partita dal suicidio di un adepto di una setta satanica.

La notizia ha generato risentimento e repulsione nei riguardi del prelato che da molti era considerato un buon sacerdote, ma adesso…

Ha lasciato sbigottita l’intera comunità dei fedeli, la notizia dell’arresto del sacerdote Michele Barone, del poliziotto Luigi Schettino e dei genitori di una ragazzina privata della libertà, accertati abusi, percosse e denutrimento, commessi falsamente nel nome di Dio, o forse è meglio dire: Di ciò che i personaggi implicati in questa triste vicenda spacciavano per volere di nostro Signore, la setta di don Barone si comporrebbe di decine di adepti e operava nel silenzio della Diocesi, nel tempio di Casapesenna e nella cappella della Madonna di Nazareth, come pubblicato sulle pagine del Mattino.

Nel corso degli anni, avrebbe praticato esorcismi e altri rituali di liberazione demoniaca dalla possessione di satana che la Chiesa riconosce, ma l’uso della sua pratica necessita dell’autorizzazione del responsabile della diocesi che la concederebbe dopo aver analizzato e valutato tutti i presupposti che richiedono l’intervento dell’esorcista messo in pratica nello stretto ambito ecclesiastico rendendo conto degli sviluppi ottenuti ai superiori che in questo caso pare sia stato baypassato.

La pratica dell’esorcismo nei tempi passati pare abbia portato nei mesi scorsi, al suicidio di un giovane di Maddaloni, il quel caso fu ipotizzata l’istigazione al suicidio avvenuta con l’apporto de poliziotto Schettino, grande sostenitore del sacerdote incriminato e arrestato, questa volta la giustizia ha potuto operare grazie alla denuncia della sorella di una delle vittime che ha dato vita alle indagini che hanno fatto luce sull’atroce vicenda.

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