mercoledì 22 novembre 2017

Qualiano, via Camaldoli al palo: la responsabilità è dei vari proprietari.

Uno scorcio della vecchia Caserma dei Carabinieri.
L’Ufficio tecnico comunale non ha poteri per il ripristino sulla proprietà privata e intanto i proprietari starebbero facendo orecchio da mercante.

La caduta di calcinacci verificatasi in occasione di un temporale avvenuto in ottobre scorso dall’edificio che in passato ha ospitato la caserma dei Carabinieri della città, causò l’intervento dei Vigili del fuoco, i quali, accertate le cause che avevano provocato il distacco e la cadute dei calcinacci caduti in strada, chiesero a loro volta l’intervento del dirigente dell’UTE del Comune di Qualiano al fine di verificare la staticità della vetusta struttura e la transennatura della strada per evitare eventuali vittime.

L’ispezione tecnica eseguita dall’Ing, Giuseppe Russo e del suo staff evidenziò alcune forme di sofferenza continua delle antiche murature determinata dalle tante crepe e lesioni che potrebbero anche essere in continua evoluzione e che a giudizio del dirigente necessitavano di un intervento urgente di adeguato restauro al fine di salvaguardare l’incolumità degli abitanti e dei cittadini transitanti per la stradina di collegamento del centro storico con la via Santa Maria a cubito.

Non potendo fare altro trattandosi di proprietà privata, a detta del dirigente dell’Ute comunale, Ing, Giuseppe Russo, i vari proprietari sarebbero stati informati ed eruditi circa la necessità impellente di intervenire urgentemente al ripristino e nel frattempo di lasciare le abitazioni a scopo cautelativo per la loro stessa sicurezza e permettere nello stesso tempo di liberare la viabilità che tanto penalizza i cittadini costretti a fare un largo giro per aggirare la zona transennata.

Alla luce delle dichiarazioni rilasciate dall’Ing. Russo, la ritardata riapertura al traffico veicolare sarebbe da attribuire esclusivamente all’apatia dei proprietari delle abitazioni nelle quali, molti sono inquilini che continuano a convivere con una situazione di disagio, infatti, gli attuali proprietari a distanza di circa due mesi nulla avrebbero fatto per rimuovere lo stato di pericolo tirando a campare e mettendo in gioco la sicurezza dei loro inquilini, tutto ciò fino a quando il Comune e i Vigili del Fuoco non ordineranno lo sgombero totale dello stabile.

Nessun commento: