Secondo il sindaco Dimitri Russo ci sarebbe un delta elevato tra il computo del Comune e quello della procura per un singolo abbattimento, la differenza sarebbe di circa 4 a 1.
Per il Comune abbattere l’edificio abusivo in via Potenza a Castel Volturno costerebbe circa 25mila euro mentre per il tecnico incaricato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, ne servirebbero quasi quattro volte di più, ovvero 89.326, 38 euro, la cifra è stata contestata ufficialmente dal sindaco Dimitri Russo, che ha scritto al procuratore Maria Antonietta Troncone definendo quella somma «spropositata rispetto ai valori di mercato, nonché incompatibile con le nostre casse, costrette a restituire il prestito in 5 anni».
La grande accusa di russo, le Procure non fanno alcuna gara, le tappe dell'iter non sono soggette a una gestione e a nessuna forma di controllo pubblico, così l'obbligatorietà dell'azione penale si traduce di fatto in un monopolio, considerando che l'amministrazione di Castel Volturno è riuscita a stanziare appena 300mila euro per abbattere i 16 immobili iscritti nel Registro Esecuzione Sentenze Abbattimenti, si tratta di quei siti colpiti da sentenze passate in giudicato, su cui non c'è più nulla da attendere e che bisognerebbe provvedere
In città però ci sono altre 12mila pratiche di condono, di cui almeno 3mila da rigettare, con conseguenti abbattimenti da fare, come sarebbe possibile proseguire se l'ente è in dissesto per 60 milioni di euro ed è stato perfino nominato un commissario di governo, il prefetto Francesco Antonio Cappetta, chiamato a occuparsi della riqualificazione di un'area allo stremo. In Campania sono 70mila le sentenze di demolizione, di cui 400 passate in giudicato e un costo medio di 30mila euro per un abbattimento.
Per il Comune abbattere l’edificio abusivo in via Potenza a Castel Volturno costerebbe circa 25mila euro mentre per il tecnico incaricato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, ne servirebbero quasi quattro volte di più, ovvero 89.326, 38 euro, la cifra è stata contestata ufficialmente dal sindaco Dimitri Russo, che ha scritto al procuratore Maria Antonietta Troncone definendo quella somma «spropositata rispetto ai valori di mercato, nonché incompatibile con le nostre casse, costrette a restituire il prestito in 5 anni».
La grande accusa di russo, le Procure non fanno alcuna gara, le tappe dell'iter non sono soggette a una gestione e a nessuna forma di controllo pubblico, così l'obbligatorietà dell'azione penale si traduce di fatto in un monopolio, considerando che l'amministrazione di Castel Volturno è riuscita a stanziare appena 300mila euro per abbattere i 16 immobili iscritti nel Registro Esecuzione Sentenze Abbattimenti, si tratta di quei siti colpiti da sentenze passate in giudicato, su cui non c'è più nulla da attendere e che bisognerebbe provvedere
In città però ci sono altre 12mila pratiche di condono, di cui almeno 3mila da rigettare, con conseguenti abbattimenti da fare, come sarebbe possibile proseguire se l'ente è in dissesto per 60 milioni di euro ed è stato perfino nominato un commissario di governo, il prefetto Francesco Antonio Cappetta, chiamato a occuparsi della riqualificazione di un'area allo stremo. In Campania sono 70mila le sentenze di demolizione, di cui 400 passate in giudicato e un costo medio di 30mila euro per un abbattimento.
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