La notizia riportata dalle pagine del Mattino di Napoli del giorno 3 ottobre porta sotto i riflettori il problema del sovraffollamento dei colombi.
Quanto è successo alla famiglia di Nova Milanese, sta facendo cambiare opinione nei confronti di questi volatili finora considerati simboli di purezza e d’amore per la loro innocuità che proprio grazie a queste qualità sono vissuti indisturbati proliferando a dismisura e gli effetti non positivi si riscontrano su tutto il territorio nazionale, maggiormente nella nostra Regione.
Per questo problema altri due componenti della stessa famiglia di Nova Milanese sono state ricoverate per gli stessi sintomi ed ai quali è stato riconosciuta la stessa intossicazione: avvelenamento da Tallio, un metallo pesante nocivo contenuto in quantità molto concentrate nelle feci dei volatili, elemento che può causare la morte per intossicazione se non diagnosticato in tempo.
Salgono dunque a otto le persone della stessa famiglia della 62enne e del padre deceduti la scorsa settimana e degli altri familiari ricoverati per la stessa patologia e tuttora sotto stretto monitoraggio dei sanitari dell’ospedale di Desio (MONZA) intossicata anche la loro collaboratrice domestica.
Nel sangue del 64enne e della badante, sarebbe stata riscontrata un'alta concentrazione di tallio, sale quindi a cinque il numero dei componenti della stessa famiglia su otto, sei con la collaboratrice familiare, il bilancio dell'avvelenamento su cui indagano i carabinieri di Desio, in collaborazione con quelli di Latisana (Udine), dove la famiglia era stata in vacanza fino a fine agosto.
Quanto è successo alla famiglia di Nova Milanese, sta facendo cambiare opinione nei confronti di questi volatili finora considerati simboli di purezza e d’amore per la loro innocuità che proprio grazie a queste qualità sono vissuti indisturbati proliferando a dismisura e gli effetti non positivi si riscontrano su tutto il territorio nazionale, maggiormente nella nostra Regione.
Per questo problema altri due componenti della stessa famiglia di Nova Milanese sono state ricoverate per gli stessi sintomi ed ai quali è stato riconosciuta la stessa intossicazione: avvelenamento da Tallio, un metallo pesante nocivo contenuto in quantità molto concentrate nelle feci dei volatili, elemento che può causare la morte per intossicazione se non diagnosticato in tempo.
Salgono dunque a otto le persone della stessa famiglia della 62enne e del padre deceduti la scorsa settimana e degli altri familiari ricoverati per la stessa patologia e tuttora sotto stretto monitoraggio dei sanitari dell’ospedale di Desio (MONZA) intossicata anche la loro collaboratrice domestica.
Nel sangue del 64enne e della badante, sarebbe stata riscontrata un'alta concentrazione di tallio, sale quindi a cinque il numero dei componenti della stessa famiglia su otto, sei con la collaboratrice familiare, il bilancio dell'avvelenamento su cui indagano i carabinieri di Desio, in collaborazione con quelli di Latisana (Udine), dove la famiglia era stata in vacanza fino a fine agosto.
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