Analizzato le fasi preparatorie dei vari soggetti politici, ha deciso di costruire il quarto polo per ostacolare quella politica che secondo lui è da buttare.
Secondo il Patriarca della politica democratica, è giunto il momento di rispolverare il vecchio vessillo crociato e riportarlo agli antichi splendori, Ciriaco De Mita, 89enne, attuale sindaco della sua Nusco (Avellino), ex segretario nazionale della Dc, ex presidente del Consiglio, intende spiegare l'iniziativa ai convocati a Napoli, il prossimo 9 giugno, per riportare il vecchio stendardo DC alla passata gloria che ha dominato l’Italia per un trentennio, ma con la soglia al 5% bisogna sentirsi Kamikaze.
La logica demitiana trova fondamento dalla baraonda che in questo momento sta decimando il PD dall’interno, il buon De Mita vorrebbe approfittare dello sbandamento del PD per ritornare sulla breccia anche se novantenne, forte del ritorno di D'Alema e Bersani avrà pensato «Perché non anch’io» il meeting di Napoli dovrebbe servire a De Mita come nuovo trampolino di lancio per un ritorno al passato, ovvero, il «quarto polo», secondo de Mita, rischiando di servire più agli altri, che a se stesso nel nuovo mercato della politica che non lascia spazi ai ricordi, ma esige attualità.
Sarebbe il caso che il vecchio trainer della DC conservasse gelosamente i suoi ricordi e i suoi trofei politici acquisiti, il mondo è cambiato, la politica è cambiata, e non essendo in linea con essa si rischia anche di perdere quanto guadagnato in passato come simbolo e dirigente di un sistema politico ormai morto e nessuna medicina o miracolo, riuscirà a riportare in Parlamento, il raggiungimento di un apprezzabile traguardo segnerebbe la destabilizzazione della politica moderna in Italia e nell’Europa.
Secondo il Patriarca della politica democratica, è giunto il momento di rispolverare il vecchio vessillo crociato e riportarlo agli antichi splendori, Ciriaco De Mita, 89enne, attuale sindaco della sua Nusco (Avellino), ex segretario nazionale della Dc, ex presidente del Consiglio, intende spiegare l'iniziativa ai convocati a Napoli, il prossimo 9 giugno, per riportare il vecchio stendardo DC alla passata gloria che ha dominato l’Italia per un trentennio, ma con la soglia al 5% bisogna sentirsi Kamikaze.
La logica demitiana trova fondamento dalla baraonda che in questo momento sta decimando il PD dall’interno, il buon De Mita vorrebbe approfittare dello sbandamento del PD per ritornare sulla breccia anche se novantenne, forte del ritorno di D'Alema e Bersani avrà pensato «Perché non anch’io» il meeting di Napoli dovrebbe servire a De Mita come nuovo trampolino di lancio per un ritorno al passato, ovvero, il «quarto polo», secondo de Mita, rischiando di servire più agli altri, che a se stesso nel nuovo mercato della politica che non lascia spazi ai ricordi, ma esige attualità.
Sarebbe il caso che il vecchio trainer della DC conservasse gelosamente i suoi ricordi e i suoi trofei politici acquisiti, il mondo è cambiato, la politica è cambiata, e non essendo in linea con essa si rischia anche di perdere quanto guadagnato in passato come simbolo e dirigente di un sistema politico ormai morto e nessuna medicina o miracolo, riuscirà a riportare in Parlamento, il raggiungimento di un apprezzabile traguardo segnerebbe la destabilizzazione della politica moderna in Italia e nell’Europa.
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