domenica 4 giugno 2017

La Coldiretti contro il divieto dei fiori freschi al cimitero, forte penalizzazione nel settore produttivo floreale.

Secondo la Coldiretti, quest’ordinanza comunale frenerebbe ingiustificatamente il commercio dei fiori penalizzando il settore per 2,5 miliardi di euro, e favorirebbe il commercio dei fiori di plastica.

In molti comuni dal primo giugno è scattato il divieto di portare fiori freschi al cimitero sulle ultime dimore dei propri cari defunti, a premettere che quest’ordinanza non è propria di un Comune ma di moltissimi comuni del centro sud, la Coldiretti non ci sta e lotta contro le ordinanze emesse dai tantissimi comuni dalla Calabria, al basso Lazio, la motivazione è molto semplice, il caldo estivo contribuisce all’evaporazione dell’acqua dai portafiori determinando la rapida putrefazione degli stessi.

E' siccome, in molti casi i parenti dei defunti recenti, nei primi tempi della dipartita frequentano il Cimitero con una certa regolarità, poi man mano le visite diventano sempre più sporadiche e i fiori e l’acqua, cominciano a emettere il classico odore di marcio oltre a un aspetto di abbandono al loro destino di chi un tempo magari ha dato la vita per la famiglia, a questo punto sembra senz’altro che la soluzione migliore sia quella di adottare i fiori finti durante il periodo della balneazione.

Pure questa mattina, alcune persone da poco colpite dalla dipartita di un loro congiunto lamentavano l'ingiustizia di questa ordinanza, ma guarda caso, queste persone sono state viste al CampoSanto solo da quando hanno subito il lutto, probabilmente, tra poche settimane saranno impegnate in tuffi e tintarelle per poi tornare in occasione del giorno dei defunti. 

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