La Città Metropolitana mette dei paletti alla redazione del Puc, secondo l’Ente, sarebbe da rifare in buona parte, molti punti incongruenti, veri errori, o errori voluti?, le incongruenze espresse dal Rup di C. M., arch. Serena Materazzo, metterebbe sotto i riflettori le capacità tecniche e professionali dei redattori, errori così grossi che potrebbero scaturire solo da congetture dei parametri affrontati con una diversa ottica ma sempre restando nell’onestà professionale.
In questi giorni sta circolando, sui Network locali, il documento tramite il quale, La Città Metropolitana dopo aver profondamente esaminato la documentazione completa della redazione del Puc, ha espresso le sue motivate riluttanze circa la stesura dell’importante strumento urbanistico trovandolo incoerente e impreciso riguardo ai parametri urbanistici giudicandolo inadeguato e quasi tutto da rifare, come si legge dal comunicato stampa diramato dal consigliere di opposizione “Giovanni Palma”.
Il documento in circolazione in formato pdf, scaricabile dal comunicato stampa pubblicato sulla sua pagina Facebook, esprime dettagliatamente le incongruenze riscontrate nell’intero piano dal Rup dello stesso ente che si è assunto le responsabilità di quanto dichiarato, giudicato l’intero piano -non coerente alle strategie a scala sovracomunale ai sensi dell’Art. 3-.
Allegato al comunicato stampa, c’è pure la relazione dubbiosa redatta dall’Arch. Catapano circa la progettazione del piano e la sua regolarità, dubbi, che si sono concretizzati leggendo la relazione esplicativa comunicata agli uffici del Comune dalla C. M., l’ex tecnico comunale, a quanto pare, avesse avuto ragione già alla presentazione ufficiale del piano esprimendo il suo parere su incarico ricevuto dai consiglieri d’opposizione.
Al momento, la bocciatura del Puc è un grande danno per la città, sia dal punto di vista morale, sia da quello pratico, soprattutto per quei cittadini che stavano già organizzandosi nel rispetto delle linee guide, pronti a presentare richieste di permessi in solio o in forma associativa come previsto nel nuovo piano urbanistico, adesso il Comune deve opporre ricorso al rigetto del Puc, oppure adeguare il Piano alle congetture della C. M. cosa che richiederà molti mesi di lavoro e la revisione completa del progetto, che potrebbe essere portato a completamento dalla successiva Amministrazione. Ed io pago.
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