La politica italiana è pronta a tutto pur di buttare nel baratro chi sta cercando di ostacolare il malaffare della Capitale, che secondo il M5s, sarebbe composto da mafiosi e politici corrotti.
Un servizio delle Iene, trasmesso lo scorso sabato, e riportato oggi sulle pagine dei quotidiani, denuncerebbe dei brogli nella raccolta firme della candidatura a sindaco della Capitale di Virginia Raggi, durante lo svolgimento delle riprese sono state intervistate tutte persone avversarie della sindaca a eccezione dei due rappresentanti legali del movimento da esso incaricati per vigilare sulla correttezza della raccolta firme e la prassi per la redazione dei verbali da portare in commissione.
La questione come l’hanno presentata i redattori del programma “Le Iene” pone dei dubbi sulla correttezza delle operazioni e si presta a vessazioni passibili di querela della parte lesa nelle figure oltraggiate che sarebbero sia, la sindaca, sia il Movimento Cinque Stelle che, sta subendo attacchi giustificati solo dalla mancata pappatoia che si profila all’orizzonte, lo stesso articolo pubblicato sul Mattino di oggi sembrerebbe di parte, sebbene, non risultano interessi che lo legherebbero al Pd.
Che si tratti di un illecito o meno, spetta solamente alla Magistratura fare luce e colpire anche duramente chi avrebbe sbagliato alterando volutamente e consapevolmente i verbali, oppure si sarebbe trattato solo di una cattiva interpretazione delle regole e norme che regolano tutta la prassi della raccolta firme, ma certamente non sembra essere lo stesso caso arrivato alla cronaca politica dove le denunce sono scoppiate direttamente dall’interno della stessa corrente politica, la Raggi e il M5s dovevano aspettarsele tutte queste avversità, e non finisce qui.
D'altronde, sedere in Campidoglio con l’assurda pretesa di raddrizzare la barca Italia, liberandola dalla zavorra della mafia politica, che per più di un trentennio, ha devastato Roma e da qui l’intera Nazione, non è per niente cosa facile, fango e invettive contro la sindaca e o stesso M5s, fanno parte del pacchetto sacrifici che ogni membro pentastellato deve sentirsi pronto ad affrontare in un contesto dove un usciere del Sanato guadagna più di un Senatore 5 Stelle, ciò rende necessario non solo un cambiamento, ma lo stravolgimento totale del mal governo.
Un servizio delle Iene, trasmesso lo scorso sabato, e riportato oggi sulle pagine dei quotidiani, denuncerebbe dei brogli nella raccolta firme della candidatura a sindaco della Capitale di Virginia Raggi, durante lo svolgimento delle riprese sono state intervistate tutte persone avversarie della sindaca a eccezione dei due rappresentanti legali del movimento da esso incaricati per vigilare sulla correttezza della raccolta firme e la prassi per la redazione dei verbali da portare in commissione.
La questione come l’hanno presentata i redattori del programma “Le Iene” pone dei dubbi sulla correttezza delle operazioni e si presta a vessazioni passibili di querela della parte lesa nelle figure oltraggiate che sarebbero sia, la sindaca, sia il Movimento Cinque Stelle che, sta subendo attacchi giustificati solo dalla mancata pappatoia che si profila all’orizzonte, lo stesso articolo pubblicato sul Mattino di oggi sembrerebbe di parte, sebbene, non risultano interessi che lo legherebbero al Pd.
Che si tratti di un illecito o meno, spetta solamente alla Magistratura fare luce e colpire anche duramente chi avrebbe sbagliato alterando volutamente e consapevolmente i verbali, oppure si sarebbe trattato solo di una cattiva interpretazione delle regole e norme che regolano tutta la prassi della raccolta firme, ma certamente non sembra essere lo stesso caso arrivato alla cronaca politica dove le denunce sono scoppiate direttamente dall’interno della stessa corrente politica, la Raggi e il M5s dovevano aspettarsele tutte queste avversità, e non finisce qui.
D'altronde, sedere in Campidoglio con l’assurda pretesa di raddrizzare la barca Italia, liberandola dalla zavorra della mafia politica, che per più di un trentennio, ha devastato Roma e da qui l’intera Nazione, non è per niente cosa facile, fango e invettive contro la sindaca e o stesso M5s, fanno parte del pacchetto sacrifici che ogni membro pentastellato deve sentirsi pronto ad affrontare in un contesto dove un usciere del Sanato guadagna più di un Senatore 5 Stelle, ciò rende necessario non solo un cambiamento, ma lo stravolgimento totale del mal governo.
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