Finalmente la Cassazione dopo anni ha messo la parola fine all'omicidio di Sarah Scazzi, confermando l’ergastolo per Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano.
Forse ha reso un poco di giustizia a chi purtroppo per la scelleratezza umana non c’è più, vittima dell’umana gelosia fu uccisa e occultata in un pozzo agricolo, si è conclusa con la definitiva condanna della madre e della figlia, ree tra di loro, una vicenda che è sempre stata contorta, almeno dalle notizie fatte pervenire al pubblico che fin dal primo istante ha parteggiato per quella ragazzina poco più che adolescente, dividendo le colpe tra il padre, la madre e la figlia non essendo in grado di definire il vero colpevole.
La conferma della condanna mette pace anche nella pubblica opinione, per anni divisa e disorientata dalle dichiarazioni di Michele Misseri più volte autodichiaratosi colpevole è mai incriminato come tale, cosa si nascondesse dietro le sue dichiarazioni forse, opportunamente e volutamente lesioniste, lo sanno solo i giudici che senz’altro saranno riusciti al terzo grado di giudizio ad avere la certezza della colpevolezza delle due donne e del capofamiglia.
La I sezione penale della Cassazione ha riconosciuto anche le colpe di Michele Misseri condannandolo a otto anni per la soppressione del cadavere della nipotina, anche per lui si apriranno le porte di ferro del penitenziario finora ancora a piede libero, con questa sentenza si è chiusa una pagina straziante non solo per la famiglia della ragazzina che nel frattempo è diventata la figlia di gran parte degli italiani che si sono sentiti parte lesa.
Forse ha reso un poco di giustizia a chi purtroppo per la scelleratezza umana non c’è più, vittima dell’umana gelosia fu uccisa e occultata in un pozzo agricolo, si è conclusa con la definitiva condanna della madre e della figlia, ree tra di loro, una vicenda che è sempre stata contorta, almeno dalle notizie fatte pervenire al pubblico che fin dal primo istante ha parteggiato per quella ragazzina poco più che adolescente, dividendo le colpe tra il padre, la madre e la figlia non essendo in grado di definire il vero colpevole.
La conferma della condanna mette pace anche nella pubblica opinione, per anni divisa e disorientata dalle dichiarazioni di Michele Misseri più volte autodichiaratosi colpevole è mai incriminato come tale, cosa si nascondesse dietro le sue dichiarazioni forse, opportunamente e volutamente lesioniste, lo sanno solo i giudici che senz’altro saranno riusciti al terzo grado di giudizio ad avere la certezza della colpevolezza delle due donne e del capofamiglia.
La I sezione penale della Cassazione ha riconosciuto anche le colpe di Michele Misseri condannandolo a otto anni per la soppressione del cadavere della nipotina, anche per lui si apriranno le porte di ferro del penitenziario finora ancora a piede libero, con questa sentenza si è chiusa una pagina straziante non solo per la famiglia della ragazzina che nel frattempo è diventata la figlia di gran parte degli italiani che si sono sentiti parte lesa.
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