Foto: Il Mattino. |
È uno scenario da vero «concorsopoli» è scoppiata la grande inchiesta sulle prove pubbliche per l'acceso alle forze dell'ordine, ad accendere i riflettori senz’altro ha contribuito la decisione del capo della Polizia Franco Gabrielli annullando il concorso per aspiranti agenti della Penitenziaria, al vaglio del pool partenopeo reati contro la pubblica amministrazione, ci sono altri sette concorsi.
I posti in palio erano in tutto 11.463, banditi tra il luglio del 2015 e il maggio del 2016 distribuiti nelle varie necessità, ispettori dell'Arma, carabinieri in ferma breve, ferma quadriennale nell'Esercito, nella Marina Militare, nella Capitaneria di Porto e nell'Aeronautica. Allievi marescialli della guardia di finanza, come si può pretendere l’onestà se già i partecipanti collaborano illecitamente con i vertici corrotti.
Quello che è più grave è che non si tratta di posti di lavoro da usciere o addetto alla manutenzione semplice, ma bensì, di posti dove le figure impiegate dovrebbero simboleggiare la legalità e combattere corruzione e malaffare, è scoraggiante apprendere che la corruzione è già presente sotto i banchi dei partecipanti sotto forma di aiuto per il superamento delle varie fasi e per l’assunzione sicura, ma emerge anche la volontà popolare di corrompere per arrivare allo scopo, abbastanza scoraggiante peri cittadini.
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