Cambiamenti epocali sono avvenuti nei banchi della maggioranza, il cambiamento che porta vento contrario, minaccia tempesta per l’era De Luca.
L’Ex Presidente del consiglio Raffaele De Leonardis e il consigliere Giuseppe Musella hanno espresso inequivocabilmente la loro volontà di abbandonare la maggioranza, le loro motivazioni sono state espresse pubblicamente per un doveroso rispetto dei loro elettori; pacate, tecniche e incisive, le motivazioni di De Leonardis, rabbiose e esplosive quelle di Musella, con l’abbandono dell’aula di Marianna Zara, e la sua scissione dal Gruppo Misto, il nuovo scenario dell’Assise porterebbe a 8 consiglieri di maggioranza e 8 consiglieri di minoranza.
Gli ultimi avvenimenti che sono stati portati alla conoscenza del pubblico durante il consiglio di ieri sera, lasciano pensare a un accrocco dell’ultima ora per tenere ancora in piedi una maggioranza barcollante e sul punto di crollare, a tenerla ancora in piedi nonostante le stampelle, è la presenza nella maggioranza di qualche elemento che dopo quest’avventura potrebbe non avere futuro politico, e del consigliere metropolitano Domenico Marrazzo, il quale, nel caso della caduta dell’Amministrazione De Luca seguirebbe la stessa sorte anche come consigliere metropolitano.
Quello di ieri sera, nel rispetto del nostro pronostico, è stato uno dei più miseri spettacoli che sia mai stato offerto dall’Amministrazione cittadina, il primo art. all’OdG “Discussioni”, si è protratto per circa 4 ore mettendo in luce uno scenario a dir poco squallido, accuse dirette e indirette lanciate al sindaco e al suo vice, hanno lasciato poco alla fantasia, secondo le accuse, il secondo cittadino manovrerebbe il sindaco come un pupo grazie alla manovra di salvataggio della tentata sfiducia al sindaco mediante atto notarile.
L’intervento di Margiore, anche se molto tecnico, ha lasciato trapelare insoddisfazione e incertezza verso la maggioranza, la forte richiesta di dimissioni levatasi dai banchi dell’opposizione, diventata quasi assordante anche se espresse in modo educatamente tecniche e precisate da parte del consigliere Di Domenico, il quale, non ha lesinato nemmeno accuse d’ingerenza da parte di chi dovrebbe essere super parte nella contesa.
Morale della favola, nulla di fatto, peccato; temi importanti che veramente interessano i cittadini come: la voragine di via De Gasperi, la costruzione dell’Eco villaggio Rom, e l’elezione del nuovo presidente del consiglio sono diventati un altro obiettivo mancato, dulcis in fundi, la mancanza del numero legale ha prodotto lo scioglimento del consiglio, rimandando le sue discussioni e le sue poco probabili soluzioni al prossimo consiglio che chissà sé, e, quando si potrà riunire nuovamente.
L’Ex Presidente del consiglio Raffaele De Leonardis e il consigliere Giuseppe Musella hanno espresso inequivocabilmente la loro volontà di abbandonare la maggioranza, le loro motivazioni sono state espresse pubblicamente per un doveroso rispetto dei loro elettori; pacate, tecniche e incisive, le motivazioni di De Leonardis, rabbiose e esplosive quelle di Musella, con l’abbandono dell’aula di Marianna Zara, e la sua scissione dal Gruppo Misto, il nuovo scenario dell’Assise porterebbe a 8 consiglieri di maggioranza e 8 consiglieri di minoranza.
Gli ultimi avvenimenti che sono stati portati alla conoscenza del pubblico durante il consiglio di ieri sera, lasciano pensare a un accrocco dell’ultima ora per tenere ancora in piedi una maggioranza barcollante e sul punto di crollare, a tenerla ancora in piedi nonostante le stampelle, è la presenza nella maggioranza di qualche elemento che dopo quest’avventura potrebbe non avere futuro politico, e del consigliere metropolitano Domenico Marrazzo, il quale, nel caso della caduta dell’Amministrazione De Luca seguirebbe la stessa sorte anche come consigliere metropolitano.
Quello di ieri sera, nel rispetto del nostro pronostico, è stato uno dei più miseri spettacoli che sia mai stato offerto dall’Amministrazione cittadina, il primo art. all’OdG “Discussioni”, si è protratto per circa 4 ore mettendo in luce uno scenario a dir poco squallido, accuse dirette e indirette lanciate al sindaco e al suo vice, hanno lasciato poco alla fantasia, secondo le accuse, il secondo cittadino manovrerebbe il sindaco come un pupo grazie alla manovra di salvataggio della tentata sfiducia al sindaco mediante atto notarile.
L’intervento di Margiore, anche se molto tecnico, ha lasciato trapelare insoddisfazione e incertezza verso la maggioranza, la forte richiesta di dimissioni levatasi dai banchi dell’opposizione, diventata quasi assordante anche se espresse in modo educatamente tecniche e precisate da parte del consigliere Di Domenico, il quale, non ha lesinato nemmeno accuse d’ingerenza da parte di chi dovrebbe essere super parte nella contesa.
Morale della favola, nulla di fatto, peccato; temi importanti che veramente interessano i cittadini come: la voragine di via De Gasperi, la costruzione dell’Eco villaggio Rom, e l’elezione del nuovo presidente del consiglio sono diventati un altro obiettivo mancato, dulcis in fundi, la mancanza del numero legale ha prodotto lo scioglimento del consiglio, rimandando le sue discussioni e le sue poco probabili soluzioni al prossimo consiglio che chissà sé, e, quando si potrà riunire nuovamente.
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