Sarebbero inesistenti le certificazioni antincendio, inoltre in alcuni giorni di grande traffico, lo smog si potrebbe tagliare con la lama di un coltello.
Le tre gallerie stradali di Napoli, adesso risulterebbero fuorilegge, non sarebbe mai stata certificata la prevenzione incendi, e i vigili del fuoco hanno inoltrato la richiesta per un adeguamento urgente alle norme al Comune di Napoli e, per conoscenza, al Prefetto, al Ministero dei Trasporti, alle associazioni di cittadini che si sono fatte parte attiva nella vicenda, e anche alla Procura della Repubblica perché la legge impone ai vigili del fuoco «di riferire al pubblico ministero la notizia di reato inerente alla contravvenzione.
Le associazioni che si battono per i diritti dei cittadini, hanno fatto dell’adeguamento della Galleria Vittoria una delle battaglie fondamentali, subissando di richieste di interventi a tutte le autorità possibili, di intervenire per la vivibilità delle gallerie, la battaglia è concentrata principalmente sui fumi che si concentrano all’interno del tunnel, ma ci sono anche richieste circostanziate sulla segnaletica, sulla visibilità interna, sulla manutenzione e, appunto, sulla prevenzione degli incendi.
Dopo anni di richieste, venerdì sera è arrivata la prima risposta utile che è quella dei vigili del fuoco i quali, per quanto compete le loro specifiche responsabilità, dopo una scadenza ufficiale che era quella del 7 ottobre scorso, data in cui tutte le gallerie più importanti d’Europa avrebbero dovuto adeguarsi a una stringente normativa antincendio, come si legge sulle pagine del Mattino di Napoli.
È bene chiarire anche che le gallerie stradali napoletane non avevano l’obbligo di adeguarsi, ma si è scoperto che per nessuno dei tre tunnel di Napoli (la galleria Vittoria, la Laziale che unisce Fuorigrotta a piazza Sannazzaro e la Quattro Giornate che collega Piedigrotta a Fuorigrotta) era stata presentata la necessaria documentazione per la prevenzione degli incendi.
Le tre gallerie stradali di Napoli, adesso risulterebbero fuorilegge, non sarebbe mai stata certificata la prevenzione incendi, e i vigili del fuoco hanno inoltrato la richiesta per un adeguamento urgente alle norme al Comune di Napoli e, per conoscenza, al Prefetto, al Ministero dei Trasporti, alle associazioni di cittadini che si sono fatte parte attiva nella vicenda, e anche alla Procura della Repubblica perché la legge impone ai vigili del fuoco «di riferire al pubblico ministero la notizia di reato inerente alla contravvenzione.
Le associazioni che si battono per i diritti dei cittadini, hanno fatto dell’adeguamento della Galleria Vittoria una delle battaglie fondamentali, subissando di richieste di interventi a tutte le autorità possibili, di intervenire per la vivibilità delle gallerie, la battaglia è concentrata principalmente sui fumi che si concentrano all’interno del tunnel, ma ci sono anche richieste circostanziate sulla segnaletica, sulla visibilità interna, sulla manutenzione e, appunto, sulla prevenzione degli incendi.
Dopo anni di richieste, venerdì sera è arrivata la prima risposta utile che è quella dei vigili del fuoco i quali, per quanto compete le loro specifiche responsabilità, dopo una scadenza ufficiale che era quella del 7 ottobre scorso, data in cui tutte le gallerie più importanti d’Europa avrebbero dovuto adeguarsi a una stringente normativa antincendio, come si legge sulle pagine del Mattino di Napoli.
È bene chiarire anche che le gallerie stradali napoletane non avevano l’obbligo di adeguarsi, ma si è scoperto che per nessuno dei tre tunnel di Napoli (la galleria Vittoria, la Laziale che unisce Fuorigrotta a piazza Sannazzaro e la Quattro Giornate che collega Piedigrotta a Fuorigrotta) era stata presentata la necessaria documentazione per la prevenzione degli incendi.
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