martedì 6 settembre 2016

Terra dei fuochi, diminuiti i controlli, sono aumentati i roghi, a chi fa comodo questo?

I roghi e lo smaltimento dei rifiuti sono aumentati il 10% dall’anno scorso a oggi, a cosa servono i militari se non contrastano e non vigilano?

Analizzando la situazione roghi in Campania, sembra faccia parte di un grande disegno sfociante nella costruzione del termodistruttore, un’opera che fa gola a tanti politici e forse, anche da qualche grande politico della stessa terra dei fuochi che da questo ha prefissato un suo personale utile d’accordo con qualche politico che da qualche anno, non parla più della costruzione del produttore di morte, ma sta costringendo la popolazione a chiedere l’eutanasia mediante il termovalorizzatore.

Gli impegni, le promesse, la finta indignazione per la mortificazione un’intera regione, la falsità di intendi mostrata con l’invio dei militari senza poteri se non quelli di farsi vedere dal popolo e nascondersi alla vista dei piromani per dargli campo libero, un’area abitata da circa un milione di persone tra le province di Napoli e di Caserta, con il solo dovere di pagare le tasse e tacere, le battaglie portate a termine nel passato a cosa sono servite se non a farsi strumentalizzare da una classe politica affaristica e calcolatrice.

Belle chiacchiere servite a infinocchiare e calmare gli animi in attesa di sferrare il grande attacco alla dignità dei campani, la costruzione del produttore di morte, (Risanamento, bonifica) parole grosse mai attuate, nel frattempo l’attenzione dello Stato è diminuita e i roghi sono aumentati del 10% negli ultimi mesi con grande soddisfazione di chi sta manovrando con la pelle dei cittadini spingendoli rassegnati verso l’accettazione della costruzione del termovalorizzatore.

Finito il tempo delle grandi opere che si sono prestate alla truffa ai danni degli italiani, adesso le grandi opere sono ferme o esaurite, sfortunatamente per quella povera gente la natura ha scatenato il terremoto umbro laziale per il quale i truffatori politici si stanno sfregando le mani per entrare nella ricostruzione, sciacallaggio molto appetibile, e forse per un poco di tempo tireranno il freno a mano sui roghi e sui materiali da far bruciare covando il fuoco sotto la cenere.

Scarti delle aziende conciarie, delle aziende tessili, delle industrie che trattano copertoni dismessi, autoarticolati interi di rifiuti pericolosi di ogni genere, passano sotto il naso dei militari e sono bruciati sia di notte, sia di giorno producendo morte e nessuno vede, che stanno a fare i militari, senza poteri, non possono rincorrere il piromane, non possono sparare nemmeno in aria, forse hanno anche ricevuto l’ordine di nascondersi alla loro vista, ma perché non li richiamano nelle loro caserme, senz’altro potrebbe costituire un’offesa in meno pe il popolo.

Sembra molto appropriata la descrizione del Mattino di Napoli “Meno pattugliamenti, meno denunce, meno arresti = più roghi !!!

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