Non è possibile che al primo sonno si è svegliati dai botti di un normale compleanno, ma poi chi l’ha detto che il festeggiato/a è nato/a a mezzanotte.
È bello vedere i giovani radunati in un certo luogo per i festeggiamenti del compleanno del loro coetaneo, ma perché si dovrebbero sparare dei fuochi che danno fastidio non solo ai vicini di casa per i quali si tratta di un caso isolato mentre lo sparo di fuochi d’artificio per festeggiare il taglio della torta a mezzanotte, spesso interrompe il sonno di bambini e anziani che si abitano distanti, nelle strade limitrofe e che si trovano nella fase di primo sonno.
Festeggiare il compleanno, specialmente per i giovani per i quali ogni occasione è buona per fare baldoria allo scopo di stare insieme, è sacrosanto, ma perché buscarsi le benedizioni di mamme, anziani, e dei tanti che hanno problemi fisici e che si trovano in fase di cure per qualche malanno intervenuto.
Sarebbe compito dei tutori dell’ordine vietare lo sparo dei botti dopo le dieci di sera con l’applicazione di sanzioni ai titolari, ossia, ai genitori dei festeggiati, ovviamente il tutto dopo la necessaria informativa mediante affissioni comunali sotto forma di ordinanze sindacali.
L’ordinanza non dovrebbe essere intesa come una proibizione, ma come un senso di civiltà sociale dalla quale non si può transigere, non si può vivere fregandosene della società essendo un componente della stessa e vivendo nel suo contesto, purtroppo, questa è una cattiva abitudine che sta compromettendo il rapporto sociale, per cui, è arrivato il momento di porre rimedio magari con le sanzioni del giorno dopo da parte di chi dovrebbe vigilare in merito.
È bello vedere i giovani radunati in un certo luogo per i festeggiamenti del compleanno del loro coetaneo, ma perché si dovrebbero sparare dei fuochi che danno fastidio non solo ai vicini di casa per i quali si tratta di un caso isolato mentre lo sparo di fuochi d’artificio per festeggiare il taglio della torta a mezzanotte, spesso interrompe il sonno di bambini e anziani che si abitano distanti, nelle strade limitrofe e che si trovano nella fase di primo sonno.
Festeggiare il compleanno, specialmente per i giovani per i quali ogni occasione è buona per fare baldoria allo scopo di stare insieme, è sacrosanto, ma perché buscarsi le benedizioni di mamme, anziani, e dei tanti che hanno problemi fisici e che si trovano in fase di cure per qualche malanno intervenuto.
Sarebbe compito dei tutori dell’ordine vietare lo sparo dei botti dopo le dieci di sera con l’applicazione di sanzioni ai titolari, ossia, ai genitori dei festeggiati, ovviamente il tutto dopo la necessaria informativa mediante affissioni comunali sotto forma di ordinanze sindacali.
L’ordinanza non dovrebbe essere intesa come una proibizione, ma come un senso di civiltà sociale dalla quale non si può transigere, non si può vivere fregandosene della società essendo un componente della stessa e vivendo nel suo contesto, purtroppo, questa è una cattiva abitudine che sta compromettendo il rapporto sociale, per cui, è arrivato il momento di porre rimedio magari con le sanzioni del giorno dopo da parte di chi dovrebbe vigilare in merito.
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