sabato 24 settembre 2016

Qualiano, il sindaco e alcuni assessori sarebbero indagati per l’esproprio di via Crocelle.

L'Immobile oggetto dell'sproprio.
La notizia pubblicata da un giornale locale e confermata dallo stesso sindaco sulla sua pagina Facebook, indagati per l’esproprio di via Crocelle.

Oggetto della questione, sarebbe la delibera di giunta, n°.25 del 7 gennaio u.s., riguardante l’esproprio dell’immobile situato alla fine di via Crocelle con affaccio sulla via G. Di vittorio, operazione che mediante la sua demolizione permetterebbe il transito eventualmente a senso unico per residenti e non, in un rione del centro storico altamente interdetto ai mezzi di pronto soccorso come ambulanze e automezzi dei vigili del fuoco in determinate ed eventuali circostanze di drammi sociali.

Ma, nella discussione legale non rientrerebbe la grande utilità dell’opera che andrebbe a sanare una situazione di viabilità non più sostenibile al giorno d’oggi, oltre poi a mettere in sicurezza tutti i residenti del rione mediante la libera circolazione tra via Salomone e via G. Di Vittorio, possibilità finora ostacolata dalla sosta delle auto dei residenti, un opera cha da subito fu giudicata di grande utilità per la viabilità e la sicurezza dei cittadini.

L’Oggetto in discussione, sarebbe meramente costituito dal prezzo per l’acquisizione dell’abitazione concordato con i proprietari, accordo che già in sede di Consiglio Comunale suscitò la forte reazione da parte dei membri dell’opposizione che giudicò la cifra di 145mila euro concordata con la parte concedente molto spropositata in rapporto a un presunto valore di mercato che poteva aggirarsi dai cinquanta, agli ottantamila euro, e non di più.

Nell’indagine della magistratura, assieme al sindaco, sarebbero coinvolti anche assessori, tecnici comunali e la figura giuridicamente garante dell’intero Consiglio Comunale, l’accusa per tutti sarebbe di abuso d’ufficio e turbativa d’asta, come avallato e pubblicato dallo stesso sindaco De Luca, l’esposto denuncia, per atto dovuto, ha messo in moto la macchina della giustizia che deve fare il suo corso e pronunciarsi nel tempo di sei mesi, convalidare o annullare i capi d’accusa.

Il collegio giudicante dovrà stabilire se la cifra concordata comprende anche oneri tecnici e spese annesse o semplicemente considerarlo come controvalore del bene oggetto dell’esproprio traendo le giuste conclusioni, la previsione da parte dell’Amministrazione di mettere mano ai lavori dell’iniziativa benefica e l’apertura della strada entro Natale, al momento slitta in attesa della decisione dei giudici che dovrebbe concretizzarsi entro il termine di sei mesi.

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