Sala del Consiglio regionale della Campania. |
Quei dati che secondo la legge dovrebbero essere di dominio pubblico sono occultati e secretati da un’omertà spaventosa, il solo fatto di occultare o tenere segreto quello che dovrebbe essere il frutto di un onesto lavoro, lascia spazio a tante ipotesi della dubbia onestà dei nostri bassi politicanti, figuriamoci poi se la richiesta di Francesco Borrelli avrebbe riguardato i grandi parlamentari, l’avrebbero mandato in Siberia.
Dunque, non ci sarebbe nessuna speranza per i cittadini che volessero legittimamente conoscere le indennità degli alti funzionari del Consiglio regionale, come prevede la legge, resterebbero senza risposta, il sito istituzionale, secondo la legge e ai fini della trasparenza, dovrebbe pubblicare e rendere noto l’entità degli stipendi dei consiglieri e dirigenti regionali, invece tutto è occultato come se si trattasse di una refurtiva e non del frutto del proprio lavoro.
Top segret, eppure si tratta dei soldi e dei diritti dei contribuenti che sono elargiti ai proprietari della Regione come stipendi e indennità, dati che il capogruppo dei Verdi nel consiglio regionale Francesco Borrelli aveva chiesto forse in nome di quel popolo che dovrebbe essere sovrano e che la prossima riforma costituzionale si appresterebbe a modificare da popolo sovrano di un’Italia che fu, a schiavo del Pd di Renzi.
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