martedì 13 settembre 2016

Caserta, la giustizia colpisce il capoluogo e l'alto casertano, venti arresti tra imprenditori e politici.



Associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d'asta, è solo uno dei capi d’accusa contestato dalla guardia di finanza e dai carabinieri di Caserta agli arrestati.

È stata denominata “Operazione Assopigliatutto” nell’inchiesta sono state coinvolte e arrestate 20 persone tra politici, imprenditori della zona e diversi funzionari pubblici, si tratta dell’ennesima bufera giudiziaria che colpisce Terra di Lavoro, tra i destinatari della misura il presidente della provincia di Caserta, Angelo Di Costanzo, l’ex sindaco di Casagiove Elpidio Russo, il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, il presidente del consorzio Sannio Alifano Pietro Antonio Cappella e un imprenditore di Gioia Sannitica, Luigi Imperatore.

Le indagini riguardano il biennio 2013-15 e sono partite dalle dichiarazioni di Antonio Scialdone (ex presidente Cub), Alberto Di Nardi (imprenditore arrestato per la tangentopoli di Maddaloni): entrambi hanno collaborato con la procura consentendo ai pm di ricostruire l’accordo tra i pubblici amministratori e gli imprenditori indagati.

In carcere oltre a Di Costanzo, altre dodici persone. Gli imprenditori Luigi Imperatore, Francesco Raucci, Francesco Iavazzi, fratello del patron della squadra di basket della Juve Caserta, Luciano Sorbo. E poi Pietro Terreri, Gaetano Russo, Antonio Manca, Pietro Andrea Cappella, Simone Luigi Giannetti, Ernesto Palermiti e Vincenzo Mario Franco. Ai domiciliari finiscono Antonella Tedesco, Giuseppe Simonetti, Elpidio Russo, Giuseppe Imperatore, Fabio Menditto, Gennaro D'Onofrio e Domenico Marra, come si legge sulle pagine

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