I crolli degli edifici civili e religiosi ristrutturati con i fondi statali, la Procura suppone, siano avvenuti per cattiva e omessa buona esecuzione dei lavori.
Dopo la tragicità che ha procurato distruzioni e lutti, a mente fredda, il procuratore capo di Rieti, Giuseppe Saieva, intende accertare la corretta realizzazione dei lavori eseguiti negli edifici ristrutturati con i fondi del terremoto del 97, al momento sotto i riflettori ci sarebbero il campanile che con il crollo ha distrutto un’intera famiglia e la scuola elementare Capranica, la ristrutturazione di questi corpi di fabbrica, teoricamente sarebbe dovuta avvenire nel rispetto delle normative antisismiche, adesso si cercano i documenti depositati in comune per verificarlo.
Ci potrebbero essere delle responsabilità oggettive dovute proprio alla cattiva esecuzione dei lavori, se si appurasse il non rispetto delle norme antisismiche che sarebbero dovute essere adottate sulle strutture come dai progetti approvati, potrebbero essere indagati imprenditori, politici, e perfino liberi cittadini responsabili con la leggerezza adottata di aver concorso nei crolli e nella devastazione delle città crollate e accusati di disastro colposo.
L’inchiesta potrebbe assumere proporzioni gigantesche e riguarderebbe le autorità pubbliche, le ditte che hanno fatto i lavori ma anche i singoli cittadini in questo momento vittime del sisma, se con il loro comportamento hanno rimosso o modificato le strutture portanti della loro stessa casa, la natura gode dell’impunibilità, l’uomo no, i documenti che potrebbero assolvere e condannare, si troverebbero sotto le macerie del Comune, ed è lì che la Procura vuole mettere le mani.
Toccherà agli inquirenti e al procuratore capo scindere le varie tipologie di responsabilità se ci sono, ci potrebbero essere responsabilità per omessa valutazione della sismicità, o l’uso di materiali poco idonei alle costruzioni tipiche della zona, certo non sarebbe da mettere sulla stessa bilancia il danno dovuto alla speculazione sui materiali impiegati lucrando illegalmente sui lavori, e quello di aver modificato parzialmente una struttura muraria per un aumento dello spazio godibile.
Dopo la tragicità che ha procurato distruzioni e lutti, a mente fredda, il procuratore capo di Rieti, Giuseppe Saieva, intende accertare la corretta realizzazione dei lavori eseguiti negli edifici ristrutturati con i fondi del terremoto del 97, al momento sotto i riflettori ci sarebbero il campanile che con il crollo ha distrutto un’intera famiglia e la scuola elementare Capranica, la ristrutturazione di questi corpi di fabbrica, teoricamente sarebbe dovuta avvenire nel rispetto delle normative antisismiche, adesso si cercano i documenti depositati in comune per verificarlo.
Ci potrebbero essere delle responsabilità oggettive dovute proprio alla cattiva esecuzione dei lavori, se si appurasse il non rispetto delle norme antisismiche che sarebbero dovute essere adottate sulle strutture come dai progetti approvati, potrebbero essere indagati imprenditori, politici, e perfino liberi cittadini responsabili con la leggerezza adottata di aver concorso nei crolli e nella devastazione delle città crollate e accusati di disastro colposo.
L’inchiesta potrebbe assumere proporzioni gigantesche e riguarderebbe le autorità pubbliche, le ditte che hanno fatto i lavori ma anche i singoli cittadini in questo momento vittime del sisma, se con il loro comportamento hanno rimosso o modificato le strutture portanti della loro stessa casa, la natura gode dell’impunibilità, l’uomo no, i documenti che potrebbero assolvere e condannare, si troverebbero sotto le macerie del Comune, ed è lì che la Procura vuole mettere le mani.
Toccherà agli inquirenti e al procuratore capo scindere le varie tipologie di responsabilità se ci sono, ci potrebbero essere responsabilità per omessa valutazione della sismicità, o l’uso di materiali poco idonei alle costruzioni tipiche della zona, certo non sarebbe da mettere sulla stessa bilancia il danno dovuto alla speculazione sui materiali impiegati lucrando illegalmente sui lavori, e quello di aver modificato parzialmente una struttura muraria per un aumento dello spazio godibile.
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