mercoledì 8 giugno 2016

Castellammare, indagato Alfonso Cesarano, titolare delle pompe funebri stabiesi.

Sarebbe solo un parente dei famosi Cesarano di Calvizzano anche se operanti nello stesso settore e titolari di due imprese di trasporti funebri.
Concorso esterno in associazione mafiosa ed estorsione aggravata ai danni di una ditta concorrente, sono queste le pesanti accuse delle quali dovrà rispondere Alfonso Cesarano il titolare dell’impresa di trasporti funebri di Castellammare di Stabia, nella mattinata di martedì sarebbe stato raggiunto da un avviso di conclusione indagini emesso dal sostituto procuratore, Maria Di Mauro della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

Il provvedimento è stato notificato all’interessato presso la sua abitazione dai carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Torre Annunziata, Cesarano è accusato di aver favorito il clan D’Alessandro di Castellammare, secondo l’accusa avrebbe coperto alcuni affiliati alla cosca di Scanzano durante la loro latitanza ospitandoli nel suo hotel.

Inoltre, il Cesarano risulterebbe anche autore di un episodio di estorsione contro una ditta di pompe funebri concorrente, la quale avrebbe lavorato senza il permesso dei Cesarano» proprio a Castellammare di Stabia, a quella ditta di onoranze funebri fu imposto il pagamento di una mazzetta per aver esercitato il servizio nel comune stabiese, ottenuto con minacce e metodi considerati estorsive messe in pratica con intimidazioni camorristiche.

L’imprenditore indagato è titolare della ditta di onoranze funebri che ha sede in via Napoli a Castellammare di Stabia ed è legato da vincoli di parentela anche con i titolari delle pompe funebri di Calvizzano, divenuti noti per aver organizzato – con tanto di elicottero e carrozza trainata da cavalli i funerali romani a Vittorio Casamonica, come si legge anche sul quotidiano Il Mattino di Napoli.

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