martedì 17 maggio 2016

Roma, il Pontefice mette in guardia dal confondere pietà e pietismo.

Secondo il Santo Padre, la società attuale è bendisposta ad aiutare cani e gatti mentre mostra indifferenza e reticenza alle sofferenze dei fratelli.

Non bisogna confondere la pietà con il pietismo, è questa l’ennesima ammonizione lanciata da papa Francesco nel corso della catechesi per l'udienza giubilare in piazza San Pietro, tra i tanti aspetti della misericordia, bisognerebbe mettere in primo piano l’amore e la pietà nei confronti di quanti hanno bisogno di amore e di aiuto, oggi, invece, - avverte Bergoglio - dobbiamo stare attenti a non identificare la pietà con quel pietismo, piuttosto diffuso, che è solo un’emozione superficiale e offende la dignità dell’altro.

A questo scopo Papa Francesco fa osservare che la pietà non va confusa neppure con la compassione che proviamo per gli animali che vivono con noi, il Papa rende il concetto ancora più esplicito, «Accade che a volte si provi questo sentimento verso gli animali, e si rimanga indifferenti davanti alle sofferenze dei fratelli, quanta gente attaccata a cani e gatti e lascia sola e affamata la vicina o addirittura un familiare solo e anziano, purtroppo, questo sta succedendo sempre più spesso».

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