Potrebbe essere la volta buone per gli oppositori, lo scandalo è grosso, ma Renzi è sicuro che nemmeno in quest’occasione voteranno la sfiducia i poltronai.
Matteo Renzi lancia la sua sfida alle forze politiche di opposizione, sicuro che al momento giusto la politica che non conta a niente nelle decisioni, ma conta nella votazione, quando capirà che sfiduciando chi gli procura la colla da spalmare sulla sua poltrona andrebbe a casa assieme a lui, asseconderà le decisione del premier anche se non è il suo leader ma solo per una scontata convenienza, ben sapendo che in una prossima legislatura tornerebbe nei campi a zappare.
Questa volta però è diverso, le forze politiche che chiedono la sua capitolazione sono tante, assieme al MoVimento Cinque Stelle c’è la Lega Nord, Forza Italia, FdI e tutta la minoranza Dem che tenderebbe a sfruttare il momento favorevole avendo Renzi tradito le aspettative di una politica sociale e non affaristica e banchiera, come quella posta in atto dal premier fiorentino che come tale sta proteggendo i suoi cittadini e la banca Etruria insieme alla sua delfina M. E. Boschi.
Renzi starebbe cercando di scaricare tutte le colpe della vicenda petrolio sulla dimissionaria ministra Guidi cercando di minimizzare le sue responsabilità e ancor più nette, quella della Ministra delle Riforme, Maria Elena Boschi, resasi compromessa in seguito alla telefonata intercorsa tra lei e la Guidi, quindi, non poteva non sapere come invece ha dichiarato, troppo comodo, sembrerebbe proprio che il governo Renzi sia arrivato al capolinea dove potrebbe trovare la sua pace, e se così dev'essee, così sia.
Matteo Renzi lancia la sua sfida alle forze politiche di opposizione, sicuro che al momento giusto la politica che non conta a niente nelle decisioni, ma conta nella votazione, quando capirà che sfiduciando chi gli procura la colla da spalmare sulla sua poltrona andrebbe a casa assieme a lui, asseconderà le decisione del premier anche se non è il suo leader ma solo per una scontata convenienza, ben sapendo che in una prossima legislatura tornerebbe nei campi a zappare.
Questa volta però è diverso, le forze politiche che chiedono la sua capitolazione sono tante, assieme al MoVimento Cinque Stelle c’è la Lega Nord, Forza Italia, FdI e tutta la minoranza Dem che tenderebbe a sfruttare il momento favorevole avendo Renzi tradito le aspettative di una politica sociale e non affaristica e banchiera, come quella posta in atto dal premier fiorentino che come tale sta proteggendo i suoi cittadini e la banca Etruria insieme alla sua delfina M. E. Boschi.
Renzi starebbe cercando di scaricare tutte le colpe della vicenda petrolio sulla dimissionaria ministra Guidi cercando di minimizzare le sue responsabilità e ancor più nette, quella della Ministra delle Riforme, Maria Elena Boschi, resasi compromessa in seguito alla telefonata intercorsa tra lei e la Guidi, quindi, non poteva non sapere come invece ha dichiarato, troppo comodo, sembrerebbe proprio che il governo Renzi sia arrivato al capolinea dove potrebbe trovare la sua pace, e se così dev'essee, così sia.
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