sabato 2 aprile 2016

Napoli, licenziamenti Almaviva, tutto come prima, si profila lo sciopero nazionale.

L’incontro tra sindacati e dirigenza Almaviva non ha portato a niente di buono per le 400 unità oggetto di licenziamento, l’Italia si avvia allo sciopero generale indetto dalle OO.SS.

Dunque, nulla di fatto, o meglio, nulla di buono per le unità produttive che compongono la lista nera dei licenziamenti che la soc. di servizi Almaviva intende effettuare nei vari centri distribuiti sul territorio e di cui 400 solo a Napoli, 2.988 sono gli impiegati oggetto di licenziamento per esubero, come già  annunciato lo scorso 21 marzo, sfoltimento  da applicare nelle sedi di Napoli, Palermo e Roma, sono 400 le voci di contrasto che si levano dalla sede partenopea.

Per l’occasione i sindacati hanno appena annunciato una raffica di scioperi, "Abbiamo chiesto anche la partecipazione alla dimostrazione del ministro del Lavoro Poletti, che sarebbe già dovuto intervenire nella vertenza”, la prossima settimana potrebbe essere caratterizzata da un  nuovo pacchetto di scioperi scaturito dal nulla di fatto di quest'esame congiunto.

Sarebbe intenzione dei sindacati portare i lavoratori dei call center minacciati dai tagli sotto la sede della prefettura di Napoli in occasione della passerella che il premier Renzi ha deciso di fare a Napoli il giorno 6 aprile per decidere su Bagnoli e cercare consensi, assumendo impegni a nome delle grandi aziende che secondo Renzi, sarebbero disposte a investire a Napoli creando occupazione, ma in realtà secondo fonti accreditate, al momento, sarebbero ipotesi campate in aria, servirebbero solo a stendere il tappeto rosso per la sua passeggiata napoletana.

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