giovedì 21 aprile 2016

Giugliano, il Lago Patria sta morendo a causa degli sversamenti illegali.

Foto di redazione del 20-04- 2016
La grande scelleratezza incivile, sta portando il lago e le campagne che lo circondano a un disastro senza precedenti.

Il sindaco di Giugliano Antonio Poziello a proposito del Circumlago, il 20 aprile pubblicava sul social “Giugliano Costiera”, un’attesa notizia.

«Entro la prima decade di maggio finalmente si concluderà l'iter di gara per il ripristino della Circumlago nel tratto antistante l'Anicré, La conferma dalla città Metropolitana su cui abbiamo esercitato una sana e costante "moral suasion" per arrivare alla riapertura della strada che costeggia il Lago Patria entro l'estate», questo è il testo pubblicato sul social in risposta a un nostro precedente articolo per spronare l’Amministrazione a risolvere la questione Circumlago.

La messa in sicurezza della viabilità che circonda il lago è già di per se una cosa buona e giusta, ma il problema da affrontare e risolvere in tempi brevi, è l’inquinamento delle acque, sono anni che l’Associazione ambientalista LIPU denuncia le manomissioni dell’impianto fognario con lo sversamento diretto nelle acque del lago di eventuali liquami prevenienti dalla Domiziana, se il Comune di Giugliano non è responsabile del disastro, ne subisce gli effetti nefasti e ha il dovere di difendersi essendo addidato come responsabile.

Nonostante la vigilanza esercitata dagli ambientalisti per la tutela dell’ambiente, come l’Associazione LIPU, che finora si è distinta per esposti e denunce in merito alla salvaguardia ambientale in particolar modo del Lago e della sua fauna ittica, facendo da sentinella dell’ambiente a 360 gradi, la stessa, mesi addietro, scoprì alcuni scarichi fognari abusivi e tramite allarmi, schiamazzi e denunce mirate, riusci a farli cementare.

La presenza nuovamente dei liquami sulle sponde del lago fa pensare che i tappi in cls, che occlusero il passaggio dello sversamento siano stati riaperti, oppure che ne siano stati creati dei nuovi, non si spiegherebbe altrimenti il fetore nauseante che emana la schiuma, allo scopo, sarebbe utile allo stesso sindaco fare presioni sul collega sindaco di Castelvolturno affinchè si indaghi sui condotti fognari in zona facendo una mappatura quotata volta ad accertare le illegalità commesse, per le quali si configura l’accusa di disastro ambientale.

Il cittadino normale non conoscendo i limiti territoriali di Giugliano e Castelvolturno, ne attribuisce la paternità al comune di Giugliano confinante con il comune casertano colpevolizzando l’Amministrazione giuglianese e il suo alto rappresentante, di abbandono e degrado di quanto sta succedendo, per cui, se ciò non corrisponde a verità è doveroso da parte del sindaco Poziello tutelare sia la sua Amministrazione, sia il suo popolo e il territorio giuglianese.

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