venerdì 4 marzo 2016

Qualiano, una città ricca di personaggi illustri del passato ai quali la società deve molto.

La storia demografica della città è ricca di nomi illustri da gratificare, le nuove opportunità che si stanno creando offrono possibilità di riscattare gli errori del passato.

Ogni cittadino qualianese dai cinquant’anni in su, potrebbe fornire una lunga lista di nomi dei cittadini che in un modo o nell’altro si sono distinti e hanno contribuito alla grandezza della città, nomi che ancora oggi sono sulla bocca e nella mente di molti cittadini, personaggi che veramente hanno lasciato una scia della loro esistenza e del loro passaggio sul suolo cittadino e nella sua comunità.

La realizzazione delle nuove strade, piazze e slarghi in costruzione e quelle da costruire per oggetto di espropri, avranno bisogno di essere inserite nello stradario della città mediante la titolazione  di un nome o di un’attribuzione, i nomi a disposizione dell’Amministrazione non mancano, ma il compito è abbastanza delicato e anche questo potrebbe diventare un oggetto politico baipassando l’importante fattore socio culturale che esso rappresenta, sarebbe una grande caduta di stile.

Nel prendere in esame quanto proposto, sarebbe anche necessario ridare il giusto valore all’illustre ex istituto scolastico Teresa Cacciapuoti, attuale Istituto Marconi, istituto che ha fondato le basi culturali d’intere generazioni qualianesi grazie alla donazione della benefattrice Teresa Cacciapuoti, nome finito nel dimenticatoio immeritatamente, alla stregua di un figlio che senza necessità di bisogno vende a estranei la proprietà paterna calpestando le proprie origini e i sacrifici paterni.

Planimetricamente il territorio qualianese sta cambiando, al di la della contesa politica, la realtà sta proiettando la città in una nuova dimensione, vuoi per le calamità, vuoi per gli espropri, vuoi per la realizzazione di strade da qualcuno ritenute inutili, ma lo stato di fatto è questo, che esso sia un fattore negativo o positivo è opinabile, quello che è certo e che la città sta cambiando e bisogna adeguarsi e adeguare a essa anche la toponomastica, perciò cari amministratori evolvetevi anche voi.

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