La sede Almaviva di Napoli. |
Anche nomi noti dello spettacolo sono scesi al fianco dei lavoratori di Almaviva, l'azienda multinazionale che da un trentennio detiene il primato nel settore della prestazione di servizi e della telefonia sul territorio nazionale, oggi si troverebbe a cambiare politica gestionale, secondo le rappresentanze sindacali, all’origine ci sarebbe sempre l’affidamento a strutture presenti nei paesi all’altro lato dell’Adriatico che possono assolvere il compito con costi minori ma forse, anche con una minore professionalità
Giorni di fuoco si prospettano all’orizzonte delle trattative tra le OO.SS. e il tavolo dei dirigenti dell’Azienda. Secondo Landini, si starebbero attuando dei giochi al risparmio aziendale fatti sulla pelle dei lavoratori, i 400 presunti licenziamenti futuri andrebbero a gonfiare notevolmente sia la disoccupazione, sia già lunga lista dei poveri, infatti, tra di loro ci sarebbero famiglie, il cui sostentamento dipenderebbe proprio dallo stipendio proveniente da questo lavoro qualificato e professionale.
Lo scopo di Maurizio Landini, leader della Fiom, sarebbe quello di far intervenire il governo nella vicenda per il rispetto dei contratti di lavoro e dei diritti dei lavoratori, nodo cruciale della vertenza sarebbero gli appalti al massimo ribasso che porterebbe grandi guadagni nelle casse aziendali anche se, come prospettato, a fronte di una scarsa professionalità, anche il sindaco di Napoli ha dato la sua piena disponibilità alle trattative.
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