La sindaca di Quarto invitata a riferire in commissione antimafia in merito all’esito del ballottaggio dove avrebbe beneficiato, tramite De Robbio, dei voti della camorra inconsapevolmente.
Da intercettazioni telefoniche, risulterebbero inviti della camorra a votare il MoVimento per poi sfruttare il delfino posto all’interno della lista, entrato tramite false dichiarazioni e accettazione delle regole dichiarandosi disposto alla politica sociale dei pentastellati ma con altri distinti scopi, come dichiarata dalla prima cittadina, con lo scopo di favorire qualche suo amico con l’affidamento e la gestione di alcune strutture pubbliche che sarebbero divenute a gestione privata tramite amici di De Robbio.
Secondo il magistrato che conduce l'inchiesta, il pm John Henry Woodcock, la camorra avrebbe fatto convergere dei voti sul Movimento 5 Stelle favorendo De Robbio, e quindi mettendo in discussione la quota reale dei risultati elettorali, secondo il pm, si sarebbe ripetuto pure nel MoVimento Cinque Stelle lo stesso meccanismo inquinante registrato in tantissimi comuni e finanche nella grande politica dove onorevoli deputati sarebbero eletti con i voti malavitosi.
I partiti fatti fuori alla presentazione delle liste sospettati d’inquinamento stanno fremendo e scalciando sperando che il simbolo del M5S esca infangato dall’intera vicenda assieme a quella parte della stessa maggioranza che non si aspettava che fosse rispettato il regolamento cinque stelle, sperando sempre nel proseguimento di una politica clientelare e personalistica che fa a pugni con le regole del MoVimento 5 Stelle, scarpe strette e morsi da vipere dai vecchi politicanti di mestiere.
Da intercettazioni telefoniche, risulterebbero inviti della camorra a votare il MoVimento per poi sfruttare il delfino posto all’interno della lista, entrato tramite false dichiarazioni e accettazione delle regole dichiarandosi disposto alla politica sociale dei pentastellati ma con altri distinti scopi, come dichiarata dalla prima cittadina, con lo scopo di favorire qualche suo amico con l’affidamento e la gestione di alcune strutture pubbliche che sarebbero divenute a gestione privata tramite amici di De Robbio.
Secondo il magistrato che conduce l'inchiesta, il pm John Henry Woodcock, la camorra avrebbe fatto convergere dei voti sul Movimento 5 Stelle favorendo De Robbio, e quindi mettendo in discussione la quota reale dei risultati elettorali, secondo il pm, si sarebbe ripetuto pure nel MoVimento Cinque Stelle lo stesso meccanismo inquinante registrato in tantissimi comuni e finanche nella grande politica dove onorevoli deputati sarebbero eletti con i voti malavitosi.
I partiti fatti fuori alla presentazione delle liste sospettati d’inquinamento stanno fremendo e scalciando sperando che il simbolo del M5S esca infangato dall’intera vicenda assieme a quella parte della stessa maggioranza che non si aspettava che fosse rispettato il regolamento cinque stelle, sperando sempre nel proseguimento di una politica clientelare e personalistica che fa a pugni con le regole del MoVimento 5 Stelle, scarpe strette e morsi da vipere dai vecchi politicanti di mestiere.
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