Era formato da ex detenuti il nuovo clan di Napoli Est, si presentavano come “ Gli amici di Cercola” e chiedevano un regalo per le vittime.
Il modo con il quale si presentavano alle vittime si presentava quasi come non imputabile, infatti, non si presentavano come estorsori ma quasi come dei volontari sociali votati a far del bene a persone meno abbiette, successivamente, un’altra persona si presentava sempre come l’amico di Cercola e faceva opera di convincimento per l’esborso di quella che poteva sembrare anche un’opera di carità umana, solo che c’era la variante che in mancanza si sarebbero potuto verificare spiacevoli incidenti.
È stata proprio la variante che ha permesso alle forze dell’ordine di far scattare le manette ai polsi dei veterani della cella, diventata una vera e propria tecnica estorsiva, i commercianti della zona orientale di Napoli, hanno tirato un sospiro di sollievo, hanno visto gratificata la loro collaborazione con le forze dell’ordine che per mesi hanno verificato gli spostamenti degli ex e nuovamente inquilini delle celle carcerarie di Secondigliano.
Il modo con il quale si presentavano alle vittime si presentava quasi come non imputabile, infatti, non si presentavano come estorsori ma quasi come dei volontari sociali votati a far del bene a persone meno abbiette, successivamente, un’altra persona si presentava sempre come l’amico di Cercola e faceva opera di convincimento per l’esborso di quella che poteva sembrare anche un’opera di carità umana, solo che c’era la variante che in mancanza si sarebbero potuto verificare spiacevoli incidenti.
È stata proprio la variante che ha permesso alle forze dell’ordine di far scattare le manette ai polsi dei veterani della cella, diventata una vera e propria tecnica estorsiva, i commercianti della zona orientale di Napoli, hanno tirato un sospiro di sollievo, hanno visto gratificata la loro collaborazione con le forze dell’ordine che per mesi hanno verificato gli spostamenti degli ex e nuovamente inquilini delle celle carcerarie di Secondigliano.
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