mercoledì 9 settembre 2015

L’articolo di martedì, pubblicato dal Mattino di Napoli, titolava ”Agnese Renzi in fila con i precari per una cattedra”

Agnese Landini, foto Il Mattino di Napoli.
Potrebbe somigliare più a uno slogan per il rafforzamento della linea di Governo varata dal marito, che a una giusta rivendicazione del precariato.
Agnese Landini, moglie del premier Matteo Renzi, mischiata assieme a una massa di precari che attendono presso l'Istituto Russel Newton di Scandicci (FI) per la designazione di una cattedra da insegnante di Italia, molti hanno pensato che la presenza della Fist Lady tra i precari sia una mossa studiata con il consorte per dare corpo alle necessità della manovra, come voler dire agli italiani, beh, se c’è pure la moglie di Renzi a protestare e ad attendere una destinazione, allora….”

A chi le chiedeva notizie in merito, la Landini candidamente rispondeva "Non so ancora dove potrei andare dipende da quello che scelgono gli insegnanti prima di me, mi piacerebbe rimanere a Pontassieve ma credo non ci siano cattedre - spiega - Spero solo che questo rito penoso finisca, è umiliante, Sembra che chiediamo l’elemosina invece siamo professionisti", come testualmente riportato dal Mattino di Napoli.

Sembra inverisimile che la moglie del Premier si lasci fotografare e rilasci dichiarazioni come una normale rivendicatrice del posto di lavoro, con l’Italia dei docenti precari in subbuglio dal Nord al Sud, che sicuramente non sono nelle condizioni economiche della signora Renzi, ai quali, se tutto va bene, relegano una signora bergamasca a Lampedusa e una siciliana a Modena, costringendole ad accettare per fattori contingenti, ma dividendo formalmente le famiglie.

Ed ecco entrare in gioco la signora Agnese Landini in Renzi, con il compito di addolcire la pillola ai tanti precari in agitazione contrari alla riforma e dare un motivo di rassegnazione a tutti i docenti che si apprestano a manifestare assieme ai sindacati in tutta l’Italia.

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