sabato 15 agosto 2015

Pozzuoli, giovani indisciplinati inveiscono e aggrediscono i vigili che li hanno fermati.

Dopo aver fatto un sorpasso azzardato a forte velocità nel pieno centro, fermati dai metropolitani puteolani, rifiutano la sanzione e aggrediscono i metropolitani.

Pozzuoli, in piazza Aldo Moro si sono scatenati momenti di tensione tra i passeggeri di un veicolo e le forze dell'ordine per averli fermati in seguito a un sorpasso pericoloso nel pieno centro abitato, dall’auto trasgressiva, sono scesi in cinque e alla richiesta di dare i documenti ai vigili i cinque hanno cominciato a inveire e protestare minacciando addirittura i metropolitani che stavano facendo il loro dovere.

È successo ieri sera, verso le 19:30, ad Arco Felice, precisamente in piazza Aldo Moro, i vigili hanno fermato un’auto, una Lancia Y, forse di ritorno dal mare, è arrivata a elevata velocità e in fase di sorpasso azzardato vietato nei centri abitati, gli uomini della municipale, poco distanti, sono riusciti a bloccarli, si è scatenata una rissa, i cinque occupanti sono scesi e hanno cominciato a inveire verbalmente contro i caschi bianchi, con atteggiamento di provocazione di rissa.

Forti della presenza numerica hanno minacciato e offeso i tutori dell'ordine, opponendosi alla contravvenzione, la discussione è degenerato in rissa contro gli uomini della Municipale, i metropolitani intelligentemente hanno preferito asciarli andare per il momento per evitare di compromettere i civili, ma all’incrocio successivo li aspettavano vigili e carabinieri, i quali ne hanno tratto due in arresto, i promotori del tafferuglio.

Si chiamano Rosario Longobardi e Luigi Galatola, i due arrestati, come pubblicato anche dal Mattino di Napoli, residenti a Pianura, ora si trovano agli arresti domiciliari in attesa del rito abbreviato, dovranno rispondere di; accuse, di minacce, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

Sembra essere diventata una moda quella di trasgredire alla regole, aggressioni a conducenti di Autobus, danneggiamento dei mezzi pubblici, rifiuti di pagare i pedaggi, sopruso giornalieri contro i mezzi pubblici, i conduttori non si sentono più sicuri ne tutelati da una legge troppo permissiva, assoluta mancanza di pene, sarebbe ora di cominciare a punirli con l’interdizione dai pubblici uffici, l’interdizione dagli acquisti, ritiro della patente, insomma privarli dei mezzi con i quali possono continuare a offendere, qualsiasi forma di deterrente che possa scoraggiare l’impunibilità moderna.

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