Rivenduti a terzi i loculi a disposizione della confraternita, violati i diritti dei concessionari ma soprattutto, quello dei defunti.
Purtroppo, succede anche questo, che in tante occasioni si sia verificata l’appropriazione di un’abitazione lasciata chiusa e incustodita per diversi giorni, a causa di ospedalizzazione della proprietaria, è successo in tante occasioni, ma che ci si appropri, e si cedano addirittura ad altri con regolare atto pubblico redatto da un notaio, i diritti di godimento di loculi funebri per ospitare defunti al Cimitero, ancora non si era sentito.
L’irregolarità del trasferimento dei diritti dei loculi, avvenuta con tanto di atto notarile, ha fatto scattare l’ordinanza di custodia cautelare e perquisizioni da parte della Guardia di Finanza della Polizia Giudiziaria di Napoli su ordine della Procura, gli indagati non rispettando il regolamento in vigore, assegnavano a persone senza diritti i loculi in oggetto, in cambio di somme di un certo rilievo, tra gli indagati anche il notaio Filippo Improta che stipulava gli atti, forse sulla parola degli addetti alla truffa, per lui, è scattata l’interdizione della professione per sei mesi.
L’operazione ha fatto di norma scattare il sequestro di una cappella gentilizia e di quattro loculi oggetti della compravendita truffaldina, oltre alla denuncia per due imprenditori addetti a lavori di restauro e costruzioni ex novo, un nutrito pugno di efferati manigoldi per truffare anche sulla morte.
Purtroppo, succede anche questo, che in tante occasioni si sia verificata l’appropriazione di un’abitazione lasciata chiusa e incustodita per diversi giorni, a causa di ospedalizzazione della proprietaria, è successo in tante occasioni, ma che ci si appropri, e si cedano addirittura ad altri con regolare atto pubblico redatto da un notaio, i diritti di godimento di loculi funebri per ospitare defunti al Cimitero, ancora non si era sentito.
L’irregolarità del trasferimento dei diritti dei loculi, avvenuta con tanto di atto notarile, ha fatto scattare l’ordinanza di custodia cautelare e perquisizioni da parte della Guardia di Finanza della Polizia Giudiziaria di Napoli su ordine della Procura, gli indagati non rispettando il regolamento in vigore, assegnavano a persone senza diritti i loculi in oggetto, in cambio di somme di un certo rilievo, tra gli indagati anche il notaio Filippo Improta che stipulava gli atti, forse sulla parola degli addetti alla truffa, per lui, è scattata l’interdizione della professione per sei mesi.
L’operazione ha fatto di norma scattare il sequestro di una cappella gentilizia e di quattro loculi oggetti della compravendita truffaldina, oltre alla denuncia per due imprenditori addetti a lavori di restauro e costruzioni ex novo, un nutrito pugno di efferati manigoldi per truffare anche sulla morte.
Nessun commento:
Posta un commento