Sarebbero finiti a responsabili e collaboratori della Caritas di Teggiano nel Salernitano parte dei soldi lucrati estrapolandoli dai fondi destinati agli aiuti ai migranti, è questa l’ipotesi dei pm napoletani che avrebbero portato all’arresto di Alfonso De Martino, indagato per essersi appropriato indebitamente di oltre un milione di euro assieme alla sua compagna Rosa Carnevale, finita ai domiciliari.
Nella stessa inchiesta, sarebbe implicato anche un sacerdote, don Vincenzo Federico, che sarebbe indagato con l’accusa di peculato, le tre onlus finite sotto i riflettori sono legate al centro Caritas di Teggiano, al momento tutte le persone coinvolte nell’inchiesta si dichiarano estranee alle accuse loro rivolte e rivendicano la correttezza del proprio operato, come si legge sul Mattino di Napoli.
Le tre onlus implicate, secondo i responsabili dell’inchiesta, avrebbero gestito in modo sospetto, o poco corretto, i fondi che il governo italiano ha destinato agli aiuti umanitari degli immigrati africani negli anni 2011-2012-2013, alle accuse rivoltegli dai pm, De Martino avrebbe risposto, « Cosi pagavo i funzionari», durante gli interrogatori sarebbero emerse anche pressioni per ottenere posti di lavoro arbitrari.
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