Criminalità che vive alla giornata, si rischia di uccidere una persona per pochi euro, siamo alla declassazione del crimine oppure alla mancanza di pene certe.
Rischiare la pelle per difendere la proprietà e la propria persona, è ormai quello che succede tutti i giorni e nelle più svariate occasioni, l’immane sforzo che compiono i tutori dell’ordine durante la giornata per rincorrere e acciuffare ladruncoli, rapinatori e truffatori non viene compensato dalle pene meritorie che questi lestofanti meriterebbero.
A Casalnuovo ad esempio, un addetto al servizio telefonico intendo a fare una riparazione tra via Salice e la Nazionale delle Puglie, si è accorto che gli stavano rubando l’auto, una Fiat Panda, l’operaio si è aggrappato allo sportello dell’auto mentre il ladro accelerava, è stato trascinato per più di cento metri fino a quando, allo stremo, ha dovuto abbandonare la presa mentre il rapinatore faceva perdere le sue tracce, soccorso e trasportato in ospedale, ne avrà per 20/25 giorni sc..
Questo delinquente sicuramente grazie alle telecamere nella zona finirà per essere ammanettato, ma cosa rischia per aver quasi ammazzato un innocente, poco o niente, specie se incensurato, processato per direttissima, una lavata di testa da parte del Giudice, un poco di condizionale e a casa, mentre la vittima resta in ospedale, purtroppo questo prevede il codice, secondo il quale forse è la vittima che deve temere il carcere per aver offerto l’occasione al ladro.
Di questo passo si arriverà al punto di essere costretti a uscire di casa senza soldi, senza telefono, a piedi, senza orologio, insomma, senza movente per il ladro altrimenti la legge punirà la vittima per aver istigato il ladro a delinquere anche nel caso che ci scappa il morto, a essere punito sarà sempre la vittima per aver creato l’occasione di delinquere, in questo caso anche il fardello dei tutori dell’ordine sarà agevolato arrestando la vittima che in un modo o nell’altro resta sul luogo del delitto.
Rischiare la pelle per difendere la proprietà e la propria persona, è ormai quello che succede tutti i giorni e nelle più svariate occasioni, l’immane sforzo che compiono i tutori dell’ordine durante la giornata per rincorrere e acciuffare ladruncoli, rapinatori e truffatori non viene compensato dalle pene meritorie che questi lestofanti meriterebbero.
A Casalnuovo ad esempio, un addetto al servizio telefonico intendo a fare una riparazione tra via Salice e la Nazionale delle Puglie, si è accorto che gli stavano rubando l’auto, una Fiat Panda, l’operaio si è aggrappato allo sportello dell’auto mentre il ladro accelerava, è stato trascinato per più di cento metri fino a quando, allo stremo, ha dovuto abbandonare la presa mentre il rapinatore faceva perdere le sue tracce, soccorso e trasportato in ospedale, ne avrà per 20/25 giorni sc..
Questo delinquente sicuramente grazie alle telecamere nella zona finirà per essere ammanettato, ma cosa rischia per aver quasi ammazzato un innocente, poco o niente, specie se incensurato, processato per direttissima, una lavata di testa da parte del Giudice, un poco di condizionale e a casa, mentre la vittima resta in ospedale, purtroppo questo prevede il codice, secondo il quale forse è la vittima che deve temere il carcere per aver offerto l’occasione al ladro.
Di questo passo si arriverà al punto di essere costretti a uscire di casa senza soldi, senza telefono, a piedi, senza orologio, insomma, senza movente per il ladro altrimenti la legge punirà la vittima per aver istigato il ladro a delinquere anche nel caso che ci scappa il morto, a essere punito sarà sempre la vittima per aver creato l’occasione di delinquere, in questo caso anche il fardello dei tutori dell’ordine sarà agevolato arrestando la vittima che in un modo o nell’altro resta sul luogo del delitto.
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