Con esse, puntualmente inizia la guerra dei manifesti, la copertura del volto avversario diventa una battaglia all’ultimo manifesto, e io pago.
A Quarto s’incomincia di prima mattina, la pubblicità per l’evento per la legalità che si è svolta con la presenza di Don Merola, è stata prontamente coperta dalla pubblicità elettorale, pubblicità che si accavalla costantemente senza rispetto dell’avversario, né delle regole sull’affissione elettorali che esistono dappertutto ma non sono fatte rispettare dalle istituzioni, per cui puntualmente durante la campagna elettorale chi più ne ha, più ne metta.
Nella vicenda è intervenuto l'eurodeputato Fulvio Martiusciello che ha chiamato in causa, le autorità competenti al fine di far rispettare le regole e la legalità, siccome il problema e molto noto e ripetitivo bisogna correre ai ripari, toccherebbe alla Polizia Municipale rilevare l’appropriazione dello spazio altrui e sanzionare il candidato trasgressore, essendo quest’ultimo responsabile anche di chi pratica l’affissione che si tratti di una soc. oppure di un attacchino improvvisato, tocca a lui istruirlo in merito alle responsabilità elettorali.
Inoltre andrebbero addebitati ai vari candidati che sfruttano gli stand espositivi, magari in proporzione ai suffragi popolari, i costi sostenuti dall’Amministrazione per l’assemblaggio e per la rimozione delle strutture predisposte per le affissioni, oltre ai costi per lo smaltimento del volantinaggio insudiciante delle strade cittadine che vanno pulite ogni giorno con lavoro da pagare come straordinario ai dipendenti e totale carico dei cittadini che oltre a essere insudiciati devono anche pagarne le conseguenze finanziariamente, e come sempre, “E io pago”.
A Quarto s’incomincia di prima mattina, la pubblicità per l’evento per la legalità che si è svolta con la presenza di Don Merola, è stata prontamente coperta dalla pubblicità elettorale, pubblicità che si accavalla costantemente senza rispetto dell’avversario, né delle regole sull’affissione elettorali che esistono dappertutto ma non sono fatte rispettare dalle istituzioni, per cui puntualmente durante la campagna elettorale chi più ne ha, più ne metta.
Nella vicenda è intervenuto l'eurodeputato Fulvio Martiusciello che ha chiamato in causa, le autorità competenti al fine di far rispettare le regole e la legalità, siccome il problema e molto noto e ripetitivo bisogna correre ai ripari, toccherebbe alla Polizia Municipale rilevare l’appropriazione dello spazio altrui e sanzionare il candidato trasgressore, essendo quest’ultimo responsabile anche di chi pratica l’affissione che si tratti di una soc. oppure di un attacchino improvvisato, tocca a lui istruirlo in merito alle responsabilità elettorali.
Inoltre andrebbero addebitati ai vari candidati che sfruttano gli stand espositivi, magari in proporzione ai suffragi popolari, i costi sostenuti dall’Amministrazione per l’assemblaggio e per la rimozione delle strutture predisposte per le affissioni, oltre ai costi per lo smaltimento del volantinaggio insudiciante delle strade cittadine che vanno pulite ogni giorno con lavoro da pagare come straordinario ai dipendenti e totale carico dei cittadini che oltre a essere insudiciati devono anche pagarne le conseguenze finanziariamente, e come sempre, “E io pago”.
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