Mazzette in cambio di favoritismi e alterazioni nel concorso Allievi Marescialli della Guardia di Finanza per l'anno 2014, questa è l’accusa della quale dovranno rispondere le cinque persone che sono state arrestate nell’ambito dell’inchiesta riguardante i favori concessi per agevolare aspiranti Marescialli durante lo svolgimento degli esami, coinvolto un maresciallo capo della Guardia di Finanza, sottufficiale presso il Gico di Napoli, e un ex appartenente al Corpo e consigliere comunale del Pd a Pozzuoli.
I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip di Napoli su richiesta della Procura partenopea in seguito alle indagini che hanno fatto luce su tre episodi collegati tra i quali, per ognuno di questi casi sarebbero stati chiesti ingenti cifre, al momento ne avrebbero ottenuti almeno quaranta mila dei cinquantacinque concordati, erano questi gli accordi che avrebbero permesso il superamento degli esami, oltre a passare informazioni riservatissime in cambio di assunzioni dei familiari.
Ciò dimostra che la tangentopoli ha fatto soltanto lievitare i prezzi, in funzione della scarsità di essere inquisiti e restituire il maltolto, segno evidente che siamo arrivati al punto di non ritorno, necessita urgentemente la riformulazione delle regole, la palese volontà a pagare 55 mila euro per un posto di comando nella Finanza, lascia immaginare di aver intravisto la possibilità di rifarsi alla grande nel grande mercato dell'illegale nascondendosi sotto la divisa invece di onorarla.
La giustizia oggi è fortemente raffreddata e se non si ricorre alle cure chirurgiche, rischia di allettarsi e non alzarsi più, lo stesso sistema giuridico si chiede come mai il processo penale denominato “Calcio poli” dopo nove anni arriva alla prescrizione e tutti a casa, gli imputati avranno pure commesso degli illeciti, per quale motivo si porta alla prescrizione un processo, cos'hanno fatto nel frattempo i giudici che avrebbero dovuto giudicarli, com’è che in nove anni non hanno trovato il tempo?
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